1. La violenta scopata con la barista


    Data: 02/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Master Vampe, Fonte: RaccontiMilu

    ... e poi spingendo la sua faccia sul bancone; allo stesso tempo stavo spingendo il mio cazzo verso il suo culo e con la mia mano libera le diedi una sculacciata, più forte che potevo. Poi scesi con la mano e afferrai la gonna e la tirai su lungo la sua schiena... Comparve il suo perizoma fra le sue chiappe. era uno spettacolo… Mi chinai su di lei, sempre tenendola ferma la testa sul bancone e le sussurrai all’orecchio: "Ti avevo avvertito. Non mi hai ascoltato. Ora ho intenzione di scoparti! " Spinsi ancora di più i miei fianchi verso di lei non appena terminai di dire le mie parole ho sentito il suo culo spingere verso di me, mentre lei stava iniziando a gemere sempre più docilmente. Non ha detto una parola quando ho preso il suo perizoma e l’ho spostato di lato e con due calci ai suoi piedi le ho divaricato le gambe. Ho tirato fuori il mio cazzo sempre tenendole schiacciata la sua faccia e premendo perché le sue tette sode si schiacciassero sul bancone. Non potevo credere a quanto fosse duro il mio cazzo… lo presi e guidai la mia cappella tra le sue gambe, e mi accorsi che nel frattempo si era totalmente bagnata. Lo spostai verso il suo culo e poi di nuovo verso il suo clitoride. E poi spinsi con un solo colpo tutta la mia asta dentro la sua fica, sprofondai senza trovare resistenza! Ho tenuto il mio cazzo lì, sprofondato in lei, per un tempo che mi che sembrò un'eternità, arrivando a toccare il suo culo con la mia pancia. Poi, ho iniziato a scoparla. Non c'era tenerezza. Né ...
    ... delicatezza. Nessuna dolcezza. Solo pura lussuria carnale! Ogni spinta era sempre più forte, tiravo fuori quasi tutto il mio cazzo per poi spingerlo dentro con violenza, cercando di entrare sempre più in fondo alla sua fica fradicia. Mentre con una mano la continuavo a tenere schiacciata sul bancone, con l’altra la sculacciavo fino a renderle le chiappe rosse. Poi iniziai a giocare con il suo buco del culo con il mio pollice. Nessuno dei due disse una parola, si sentivano solo le sculacciate e il mio cazzo che entrava e usciva dalla sua fica.La tirai per i capelli verso di me in modo da sollevare quel suo scollo e le infilai la mano dentro, e afferrai uno dei suoi capezzoli duri attraverso il reggiseno, mentre dissi: “Tu mi hai veramente provocato troppo, ti sto dando quello che si meritano le puttane come te”. Dopo quelle parole e con la complicità del piacere che il dolore al capezzolo le stava provocando, esplose in violento orgasmo. Ha iniziato ad ansimare e a gemere, le gambe le stavano tremando, e ho sentito la sua fica stringersi intorno al mio cazzo, come una morsa di velluto. Allora spinsi tutto il mio cazzo dentro di lei. Era come se tutto il suo corpo si stesse contraendo e la sua fica si strinse intorno alla mia asta. Una volta che la sua fica finì di contrarsi, ho riiniziato a spingere. C’era solo una cosa che volevo adesso. Volevo inondarla di sperma. Le mie spinte diventarono più veloci… via via che stavo accelerando, sentivo il mio cazzo diventare sempre più ...