1. Non sono riuscito a trattenermi


    Data: 13/11/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io l�avevo tenacemente desiderata e fortemente voluta così come un condannato all�ergastolo, tenuto conto che mansueto aspetta ricercando la libertà per quella capricciosa, estrosa e volubile bambina. Lei mi sembrava così infantile con quei suoi vent�anni circa d�età, a dire il vero vent�anni e sei mesi per l�esattezza, come m�aveva precisato con un�evidente punta d�orgoglio la prima volta che ci siamo visti. Dall�alto dei miei quarantasette anni io avrei dovuto inizialmente giudicarla e trovarla un poco buffa e comica, invece l�ho trovata solamente allettante e alquanto desiderabile.Io avrei dovuto provare a resistere a quell�imperioso e prepotente desiderio che mi saliva da dentro, invece la mia ultima possibilità di rubare un pezzo di felicità a un modo di vivere insoddisfacente mi si &egrave insperabilmente presentata alla maniera d�un miraggio peraltro dal nome soprannaturale: Aurora. Io non sono stato in grado di sottrarmi, perché ogni sua condotta m�aveva interamente ammaliato dal primo istante: la chioma, i maestosi occhi, le rosse labbra che si aprivano in un meraviglioso sorriso, la bocca dai denti lineari, il tutto splendidamente incastonato in uno stupendo viso dalla forma ovale.Lei aveva un fisico dalle forme armoniose, minuto e persino scattante, un piacere grandioso e magnifico per gli occhi, perché profumava d�olio per bambini e di bambole, eppure il suo sguardo ingannava, raggirava, per il fatto che tradiva una malizia e una provocazione che non aveva ...
    ... nulla a che fare con il candore né con l�innocenza dei giochi delle bimbe. Lei era al tempo stesso sia un sogno sia un incubo, dipende dai punti di vista, in quanto poteva apparire come una visione, perché mi sembrava assurdo e inammissibile che con tutti i giovani che le frullavano da ogni parte, avesse scelto proprio me per attuare e per realizzare infine le sue argute e sottili schermaglie amorose.Lei era diventata realmente un assillo, quasi un turbamento, perché io lavoravo da breve tempo per suo padre e trovarmela sempre lì davanti non faceva altro che acuire ed esasperare la mia bramosia per lei, azzardando di far guastare e di gettare via in ugual modo i miei guadagni. Io pensavo tra l�altro all�infamia e allo scandalo che sarebbe scoppiato, se il padre m�avesse scoperto ad amoreggiare indisturbato con la figlia in qualche angolo buio della casa, tenuto conto che queste e altre intenzioni circolavano quanto la rapidità dell�energia elettrica dentro la mia testa. Io immaginavo le sue bianche e inesperte mani sul mio corpo che percorrevano curiose e un po� timide tutti i segreti, fantasticavo sulle sue labbra dolci come delle fragole mature posarsi sulle mie. All�improvviso, queste proiezioni della mia mente venivano interrotte dalla sua voce squillante:�Ciao Giorgio� - mi diceva lei, sbucando da chissà dove con addosso un paio di mini pantaloncini, dato che mi facevano totalmente sragionare e vaneggiare.Lei veniva a dare un bacio affettuoso a suo padre con quella finta e ...
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