1. Non sono riuscito a trattenermi


    Data: 13/11/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... simulata innocenza abbassandosi fra di noi, tanto che io potevo intravvedere l�attaccatura dei suoi seni e i capezzoli prematuri distendersi sotto la stoffa sottile del costume. Poi la vedevo sparire in cucina e mentre camminava accentuava più del necessario l�ondeggiare dei fianchi, allora sì che io mi concedevo un sorriso: lei però non aveva bisogno di quel piccolo stratagemma per farmi incollare gli occhi al suo sedere, giacché io osservavo ipnotizzato quei globi di carne alta, soda e perfetta, desiderando d�affondarci le mani, la bocca e tutto me stesso.La mia erezione a quel punto diventava arroventata fremendo impetuosa nella costrizione dei pantaloni e seguire gli affari di lavoro era tutte le volte più arduo e persino malagevole, perché non appena io riacquistavo un minimo di lucidità, poiché Aurora non era nel mio campo visivo, lei ricompariva in tutta la sua grazia sorseggiando un succo d�arancia, mi sorrideva sorniona e spariva in giardino per sdraiarsi al sole. I miei pensieri si facevano di nuovo arditi e avventati: io m�immaginavo di raggiungerla accanto al bordo della piscina e di spalmarle l�olio solare sul corpo, intanto che le mie mani scivolavano pigre sulla sua pelle accaldata, indugiando nelle sue zone più sensibili, mentre vedevo la sua espressione rapita dalle dolci sensazioni che le mie carezze le stavano regalando.Nel tempo in cui io abbandonavo quella casa signorile mi portavo sempre appresso una tangibile condizione d�irrequietezza e al tempo stesso ...
    ... di un�incredibile e palpabile vivacità pronta da essere al più presto sfogata, considerato che sovente non aspettavo nemmeno d�arrivare a casa per abbassare alla svelta la patta dei calzoni, agguantare sbrigativamente il cazzo nella mano in automobile e con pochi movimenti energici pervenire alla libidinoso sborrata conclusiva con considerevole gradimento. Non era sufficiente più neppure quest�aspetto a troncare né a affievolire il mio ardore per lei, cosiffatto appena varcata la soglia della mia abitazione io m�immergevo sfogandomi pienamente sul corpo della mia consorte. Lei accoglieva gradendo sbalordita quell�insperato evento per questi miei inattesi e inediti assalti, ignorando o forse fingendo soltanto di non riconoscere la vera causa che realmente li scatenava. In verità, francamente, queste ultime rimanevano solamente copule consumate per lo più rapidamente, eppure io la possedevo sul canap&egrave del salotto afferrandola energicamente e solidamente da dietro nella posizione tanto a me prediletta della pecorina.Io le chiedevo d�inginocchiarsi rivolgendomi le spalle e lei eseguiva docile e ubbidiente, poi le arrotolavo la gonna sui fianchi e guardavo il suo fondo schiena largo e morbido. Io ero incapace d�evitare il paragone con quello piccolo e sodo di Aurora, tutto questo mi faceva percepire come un codardo, un vile, così m�inabissavo dentro di lei spingendo forte il mio cazzo ingordo e smanioso, come se con quei colpi poderosi avessi potuto cancellare rimuovendo in ...