1. Ho tradito il mio ragazzo con un avversario (parte iii)


    Data: 04/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90, Fonte: Annunci69

    ... lasciandola alla sua vita. Avere due ragazzi non le fa bene, è sempre nervosa e preoccupata ultimamente -.
    
    Dopo qualche secondo di esitazione rispose – Guarda che io e lei scopiamo e basta. L’affetto qui non c’entra niente. Non sarò di certo io a proteggerla da sé stessa… E’ evidente che non possa più fare a meno di quello che le regalo.-
    
    Oltre ad essere un discorso estremamente egoista era anche parecchio cafone. Federica aveva davvero deciso di portarsi a letto un ragazzo del genere? Non potevo crederci.
    
    - Quindi per te è solo un involucro? – gli chiesi un po’ incattivita.
    
    - Non è un involucro. E’ più un gioco. Un passatempo… -
    
    - Dio che cafone che sei! – dissi sopra pensiero.
    
    - Come scusa? – chiese lui, stranito da tanta sincerità.
    
    - Perdonami, sono una persona sincera e odio che una mia amica si stia facendo mettere sotto da un buzzurro come te – mentre parlavo, guardai l’ora. Erano già passati una sessantina di minuti e io dovevo prepararmi per una cena con il mio ragazzo, così dissi – mi prometti che la lascerai in pace? -.
    
    - Assolutamente no. Mi piace come si muove a letto, non ti prometto nulla – rispose lui beffardo.
    
    Cazzo, pensai, non posso lasciare Federica nelle mani di un completo imbecille. Devo assolutamente convincerlo. Optai, così, per una soluzione disperata: sfruttare al massimo il tempo che avevo, cercando magari di compiacerlo.
    
    - Senti, io devo salire a casa che tra un’oretta viene a prendermi il mio ragazzo per andare a cena ...
    ... fuori. Devo almeno cambiarmi e truccarmi. Puoi venire su da me visto che non ci sono i miei, intanto continuiamo a parlarne – che stupida fui. Pensavo di poterlo gestire, invece…
    
    Marco, senza pensarci su troppo, accettò l’invito e dopo aver pagato ognuno il proprio conto, uscimmo dal locale e salimmo a casa mia. Meno male che i miei non erano in città. Chissà cosa avrebbero pensato se avessero visto che razza di delinquente gli portavo in casa. Non chiese permesso ed entrò.
    
    - Allora, io devo cambiarmi – gli ribadii mentre lo conducevo in salotto, vicino alle stanze da letto – non toccare nulla. Siediti qui. Se devi bere serviti da solo in cucina, se devi andare in bagno fai come se fossi a casa tua. Io sarò nella stanza a fianco a cambiarmi.-
    
    Detto ciò raggiunsi camera mia e chiusi la porta alle spalle. Mi spogliai. Scelsi un vestito nero per la serata, un vestito aderente, monospalla, che arrivava poco sotto le natiche, un tanga nero e una fascia nera per il seno. Il nero faceva un ottimo contrasto con la mia pelle bianca.
    
    Indossai il tutto e andai in bagno per truccarmi. Dovevo fare in fretta, così mi rimaneva un po’ di tempo per cercare di convincere quel piccolo deficiente, ma appena entrata in bagno mi prese un colpo.
    
    Trovai Marco che si stava aprendo la patta. Grazie a Dio indossava ancora i boxer e appena mi sentì entrare si voltò stupito di quella interruzione.
    
    - Che fai qui? – gli chiesi attonita.
    
    - Mi hai detto di fare come se fossi a casa mia. ...
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