1. Quella persona che attendevo


    Data: 05/02/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... frequenti. Senza farsi accorgere, Emanuela spostò un po� la gamba verso il cambio e il contatto, l�unica cosa che la teneva unita all�uomo in quel silenzio, divenne sennonché più assidua e costante, giacché verso la fine della strada alberata cominciò la circonvallazione e proprio lì vide la prima grande pubblicità del motel che attirava i clienti, con le stanze dotate di vasche per gl�idromassaggi, in quel frangente guardò nuovamente l�uomo e d�istinto ritrasse repentinamente la gamba:�Non preoccuparti, nulla &egrave definito, non temere, perché deciderai tu quando sarà il momento�.Per un attimo Emanuela si tranquillizzò, la gamba tornò al suo posto e le sue dita ripresero a sfiorarla. Nel silenzio si era ormai creato un bizzarro e un inedito legame, un focoso e dissoluto nesso, anche se Emanuela non voleva sapere molto di lui, lui nemmeno d�altronde, giacché non faceva domande. Lungo la strada i cartelloni pubblicitari del motel comparivano più frequenti e ripetuti in quanto ne scandivano la distanza, assieme a quel diabolico conto alla rovescia che le creava un�attraente e bizzarro attrito, una piacevole tensione e nondimeno un�indefinibile e una stravagante irrequietezza:�Ci siamo, perché questo &egrave il momento esatto per poter decidere: a sinistra del semaforo c�&egrave un bar dove potremo bere qualcosa insieme, a destra viceversa c�&egrave il motel, scegli tu quello che meglio t�aggrada e t�ispira�.Per fortuna il traffico le lasciò ancora qualche minuto ti tempo ...
    ... durante il quale allontanò e riavvicinò la gamba diverse volte, fino a quando non poté più aspettare, perché al presente spettava loro due attraversare l�incrocio. All�ultimo secondo, allungò la mano e spinse la leva delle frecce in alto attivando quella per la svolta a destra, infine parcheggiarono e solamente allora spostò la gamba e interrompendo il contatto scese, però lui non si mosse.�Entra e spogliati, rimani soltanto con il mio regalo e se vuoi metti questa. Dopo, appoggiati comodamente con le mani allo specchio con il sedere bene indietro e aspetta, perché io ti raggiungerò fra cinque minuti�.Emanuela entrò, diede uno sguardo veloce alla stanza, giacché non voleva perdere tempo, non voleva farsi prendere dalla paura e scappare, sfilò il vestitino sottile, gli stessi vestiti della foto che gli aveva mandato e rimise la scollatura in vernice di colore blu, si trovò così fra le mani il nastro di seta nera, lo appoggiò sul letto e si mise in posizione. Ogni minuto guardava l�orologio del telefonino, ne passarono cinque e ancora lui non si decideva, alla fine spense il telefonino e aspettò con la tensione, con il desiderio, con la voglia di sapere e di scoprire, per il fatto che questi appassionati e incontrollabili elementi s�impadronivano della sua mente scompigliandola. In maniera inattesa ecco che Emanuela capta rapidamente un rumore, finalmente lui entra, chiude la porta e abbassa le luci, tranne quella che scende radente verso lo specchio illuminando ammodo il suo ...