1. Valeria


    Data: 06/02/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Gianni_Doe, Fonte: RaccontiMilu

    ... "Visto? Visto che bello tesoro di Valeria? Hai goduto sì?" - "Dio quanto!". Si rimise seduta tranquilla, poi come se fosse la cosa più normale continuò domandandomi: "Abbiamo sorpassato qualcuno?" - "No, perch&egrave?" e lei sorrise prima di proseguire: "Peccato, c'avevo tutto il culetto da fuori contro il finestrino" e mi sorrise maliziosa.Sulle primissime non ci pensai... ero ancora stretto e contrito nelle sensazioni di quell'orgasmo da principino. Solo dopo realizzai: "E se te lo vedeva qualcuno il culo?" accorgendomi solo dopo di aver avuto probabilmente un tono volgare. "E magari bello mio... sai che bello!". Non diedi peso. Erano le sue solite uscite scandalose, mi dissi. Solo sulla via del ritorno mi accorsi che quelle non erano semplici vacanze della sua mente in territori inesplorati ma veri e propri desideri, vere e proprie tentazioni che la accompagnavano da sempre.Dopo lo shopping, cui si dedicò con i capricci di una donna del suo livello sociale e culturale, senza farsi mancare mai nulla della personale wishlist appuntata a mente prima di lasciare casa, come d'accordo, pranzammo in un ristorantino e prima che aprisse un altro negozio, nel pomeriggio, rientrammo in autostrada per passare un paio d'ore tranquilli in uno di quei motel autostradali che non fanno mai troppe domande. A quasi 300 km da casa ci sentivamo assolutamente sicuri di poter stare tranquilli i quella camera e dedicarci alle nostre "porcherie" come amava chiamarle lei. Quel che mi sconvolse ...
    ... e mi divertì terribilmente fu che, esattamente come aveva fatto nei negozi dove eravamo stati nella mattinata, ci presentò al receptionist dell'albergo come zia e nipote. Ora, che si accompagni la sorella di mammà o di papà a fare shopping &egrave assolutamente normale... anche perch&egrave in quei negozi nulla di strano era successo... il massimo della discrezione, della cordialità e delle dovute distanze tra "parenti". Ma che si prenda una stanza di motel per tre ore tra zia e nipote... beh, il rossore e la strana espressione del receptionist erano più che doverose. Soprattutto quando, mentre ci dava la chiave chiedendo solo a me i documenti, lei mi morse l'orecchio e con tutta evidenza, con la punta della lingua, ne percorse il contorno. Fu normale, per me, stare al gioco e lasciar andare un "Zia... eddai, almeno arriviamo in camera..." sorridendo al ragazzo dietro il bancone. Lui mi guardò basito e sgranò leggermente gli occhi, fino ad abbassarli di colpo quando fu lei a rispondermi: "E che ci vuoi fare se zietta tua &egrave proprio una sporcacciona?". Un receptionist di motel ne avrà viste di stranezze... ma credo mai una coppia di incestuosi partenopei di una certa eleganza e classe che si comportano come maiali prima ancora di salire in stanza.Fummo rumorosi. Come lei sapeva essere, come lei voleva che io fossi. Non ci risparmiammo affatto, strusciando uno nell'altra su ogni singolo centimetro del letto. Valeria non diede peso alle sue parole, mentre mi incitava a ...
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