1. Valeria


    Data: 06/02/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Gianni_Doe, Fonte: RaccontiMilu

    ... prenderla come "la puttana che era"... e non si fece un problema della voce troppo alta mentre ripeteva al suo nipotino che "zia non ce la fa più... fotti forte che me ne vengo!". Non ci preoccupammo di essere sconvenienti nel fare la doccia insieme e nel darci piacere sotto l'acqua. Non ci facemmo scrupoli nel lasciare la stanza piena del nostro afrore. Uscendo mi baciò con una passione che mia avevo provato e mi disse semplicemente: "Com&egrave stato nipotino mio?" con un occhiolino che non lasciava nulla al caso. La fissai intensamente: "Che zia che ho!" fu l'unica risposta che mi venne in mente. Scendendo le scle sorrisi. Ripensai alle mie zie, quelle vere. Mi dissi che mai m'era venuto in mente qualcosa del genere. Mi immaginai con loro. Lo trovai strano, per nulla eccitante. La guardai mentre scendevamo i pochi gradini. Prima che fossimo nella modesta, squallida hall, la tirai a me, la baciai sulla bocca infervorato e mentre le tastavo il sedere le dissi labbra a labbra: "Questi giochi con te mi piacciono... ma tanto!".Il gioco non si fermò. Fui ancora suo nipote nei negozi che visitammo nel pomeriggio. Fui ancora suo nipote ma non ci fu sesso... niente di che. Alle otto di sera, mentre il sole rossissimo era già sceso, ci mettemmo sulla via del ritorno. Avevamo di nuovo trecento chilometri davanti. Mi accarezzò la testa, mi scompigliò i capelli, mentre col cellulare chiamava sua madre. "Mammà, eh vedi... niente tutto a posto... io e Gianni ci fermiamo a mangiare una ...
    ... cosa... no, non mi aspettare... ha guidato tutto il giorno... se la merita 'na bella cenetta... tu vai a dormire tranquilla..." qualche altra chiacchiera sul marito, qualche domanda sulla figlia... poi il telefono fu chiuso, la comunicazione interrotta. Mi sentii fissato: "Lo sai che zietta tua c'ha voglia di nuovo?" la sentivo sorridere. La guardai e mi venne fuori un "Di nuovo Valeria?" quasi meravigliato. Non che non m'andasse, figuriamoci... "Di nuovo bello di zia, sì!" come se fosse la cosa più normale di questo mondo. "Ma dove lo troviamo ora un motel?". Lei mi trasse ancora una volta d'impiccio prendendo la situazione con sicurezza in mano... assieme a qualcos'altro. "Tu fai il bravo e fai come ti dico io... che vedrai che bello sarà...". Io la guardai interrogativo. Lei proseguì quasi compitando, come se dovessi fare attenzione ad ogni singola parola: "Senti quello che ti dico io, non avere mai paura, non mi fare domande... ho pensato a tutto... e sarà bellissimo... fidati.". Deglutii. Non sapevo a cosa prepararmi. "Esci non alla prossima, all'altra ancora e prosegui seguendo le indicazioni per..." e disse il nome di una cittadina vicina. Caddi in trance. Per rassicurarmi aveva preso a massaggiarmi il pisello da sopra la stoffa dei pantaloni. Lo aveva fatto crescere in men che non si dica: "Visto? a qualcuno piace giocare con me, mi sa...".Non rispondevo. Cntinuavo a seguire le sue indicazioni. Uscimmo dall'autostrada e ci immettemmo su una superstrada vicina. Seguii le ...
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