1. Storia di una moglie fedele 3


    Data: 06/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Bullnordico, Fonte: Annunci69

    ... infilarsi qualcosa dentro. Mentre formulava questi pensieri libidinosi si accesero le luci del soggiorno.
    
    Si sentiva come i cerbiatti quando rimangono paralizzati dai fari del camion. Gli occhi erano sbarrati e lei era paralizzata. Andrea era lì, a pochi metri, davanti a lei che la fissava. L’asciugamano era appoggiato alla sua spalla sinistra, alcune goccioline ancora imperlavano il suo corpo e i suoi capelli corti. Non diede segno di sorpresa, era come se l’avesse fiutata, come se sapeva che lei era li. Lei non capì più nulla, l’occhio cadde subito a quel bel cazzone che notò essere già gonfio, seppur ancora cadente verso il basso. Il suo sguardo salì verso l’addome piatto, le spalle larghe e infine verso lo sguardo. Quello sguardo. Quello sguardo che la faceva bagnare nelle sue fantasie autoerotiche. Quello sguardo che ora era fisso su di lei. Non disse nulla, lei mormorò qualcosa di incomprensibile, senza distogliere lo sguardo dal suo. Incuteva timore, quasi paura, quello sguardo e quel viso di solito così cortese e disponibile, quel viso era completamente trasformato, ora esprimeva ferocia, lussuria… e sesso. Quello era lo sguardo dell’incarnazione del sesso animalesco e selvaggio. Ora le era vicino, a pochi centimetri, non se ne era nemmeno accorda di quanto fosse vicino. Ora il suo cazzo puntava verso l’alto, verso di lei. Era un’erezione da manuale, duro, possente, con una grossa cappella violacea in cima. Sentii le sue mani appoggiarsi sulle sue spalle che la ...
    ... spinsero verso il basso. No, doveva scappare. E allora perché si stava accucciando? Ora il maestoso cazzo di Andrea era a pochi centimetri dalla sua bocca. Scappa, tirati su e scappa. E allora perché si stava avvicinando? Ne sentiva il calore, manco fosse una sbarra di metallo bollente. Basta, doveva andarsene, tornare su, mettersi a letto accanto a suo marito, all’uomo che amava e dimenticare tutto, basta tutta quella situazione assurda, basta ditalini, si tornava alla vita di prima, senza Andrea. Senza tutta quella follia.
    
    E invece aprì la bocca e accolse quell’enorme cazzo dentro la sua bocca. Prese a spompinare quell’erezione perfetta, gustandosi ogni singolo centimetro. Lo succhiava con devozione, con passione, come se fosse l’unica cosa che desiderava fare. Sentiva Andrea muovere quel grosso cazzo dentro e fuori la sua bocca, facendo fatica a tenere la mascella aperta. Alzò lo sguardo e Andrea la guardava compiaciuto, quasi deridendola. La bella mogliettina di un suo cliente, quella che mai si era venduta neppure per fare la modella, era in pigiama, inginocchiata come una puttana, a succhiargli il cazzo, mentre il marito ignaro dormiva di sopra. L’idea la travolse nella sua oscenità, prese a succhiare con ancora più intensità, sentendosi sottomessa e schiava di quella minchia. Prese a masturbarsi scostandosi i pantaloncini e liberando un seno. Lasciò le mani che fino a poco fa accompagnavano il movimento del pompino e iniziò a stuzzicarsi il capezzolo mentre l’altra ...
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