The Boss - Capitolo 1
Data: 07/02/2020,
Categorie:
Incesti
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: GraceGrey
... ma non in modo sincero. E� come se già conoscesse tutte le risposte.�Nessun lavoretto?��Purtroppo niente.��Sai, Grace.� Si alza dalla sua poltrona, fa il giro della scrivania e si siede sul bordo di essa, davanti a me. �La mia vecchia segreteria è andata in maternità proprio la settimana scorsa. Ho fatto vari colloqui, ma non ho trovato nessuno di adatto. Come posso dire�� Posa una mano sul suo mento, facendoci sbattere l�indice più volte. �� Non ho trovato nessuna che mi soddisfi come faceva Leila.� Sorride di nuovo. �Vuoi provarci tu?��Diventare la sua segretaria?��Non sarebbe male, Grace. So com�è la tua situazione e conosco bene tuo padre. Quando devi seguire le lezioni non ti obbligo a venire qui, ma voglio che quando sei qui, dai il meglio di te. Diciamo che è un lavoro part time.�Penso che l�idea non è male. Che un lavoretto mi serve, e visto che Jack Miller è il capo di mio padre, capirà benissimo se qualche volta non mi presento a lavoro.�Credo che vada bene.� Dico, alzando un po� di più il mio tono di voce.�Devi soltanto fare un colloquio.��Quando posso farlo?� Chiedo immediatamente, pronta ad avere un nuovo lavoro. Il boss sorride.�Anche subito, Grace. Alla fine, dovrai essere la mia segretaria. Soltanto io devo decidere. E Leila.��Leila?��La mia ex segretaria. Sai, era magnifica. E lo è anche ora. Ma deve accertarsi che tutto vada nella norma.� Annuisco e sorrido, pensando che la sua vecchia segretaria minuziosa, precisa e che ...
... ormai conosceva bene quel lavoro. Forse avrebbe potuto darmi qualche dritta.�Perfetto.��Allora possiamo iniziare il colloquio?� Domanda, alzandomi di scatto e facendomi indietreggiare con la sedia.�Sì�?� Più che un�affermazione, la mia risulta una domanda.Jack Miller si posiziona alle mie spalle, afferrandole entrambe con le sue mani forti.�Prima cosa: devi chiamarmi Signore.��C-com?��Shh, Grace.� Posa un dito sulle mie labbra, continuando a stringere con forza le mie spalle. �Guarda lì.� Gira la poltrona, e indica l�ufficio di mio padre attaccato al suo, ci separano soltanto due pareti di vetro.�Quello è tuo padre.� Dice, con ovvietà. �E la sua carriera sta ormai andando a picco. Tuo padre è un uomo di cinquantasei anni, ed ha l�esperienza che ha. Io ho quarantacinque anni, Grace. Mi sono trasferito qua l�anno scorso ed ho praticamente sfilato a tuo padre una quarantina di clienti su una media di sessanta.� Annuncia, con fare solenne. Come se fosse una cosa di cui vantarsi. �Tuo padre è al verde.� Trasalisco, ma lui fa finta di niente. �Ma fortunatamente abbiamo trovato un modo per uscirne.�Il mio sospiro di sollievo si blocca quando inizia di nuovo a parlare. �Tu diventerai la mia schiava, Grace. La mia segretarie. Ti sottometterai a me in ambito lavorativo ed in ambito sessuale. Eseguirai i miei ordini. Tutti i miei ordini.� Inclino la testa leggermente, incontrando i suoi occhi.�Non se ne parl-� Lui la volta nuovamente di scatto, portandomi a fissare di ...