1. Quando non ero ancora Exhibia


    Data: 08/02/2020, Categorie: Voyeur Masturbazione Prime Esperienze Autore: exhibiaita, Fonte: xHamster

    ... quella dei miei genitori, l'unica ad avere un poggiolo e nessun palazzo di fronte. Vi entrai timorosa ed aprì le portafinestre. Tirando fuori ancora una volta solo la testa, incontrai per un attimo lo sguardo dell'uomo. Era sulla quarantina, con un viso simpatico che non mancò di sorridermi. Tutto il mio corpo in tumulto rispose costringendomi ad accarezzarlo, stimolarlo, assecondarlo nella sua richiesta di penetrazione.Sarebbe dovuto saltare dentro il balcone? Sì, lo avrebbe fatto sicuramente come lo aveva fatto nei giorni passati ai piani inferiori, forse questa volta avrei potuto evitare di nascondermi, forse... forse.Mi voltai. Il lettone ancora disordinato dei miei e il grande armadio con due ante contigue a specchio che riflettevano il mio corpo nudo e sudato. Camminai lentamente come per aver più tempo per ripensarci, mi sdraiai sul lenzuolo stropicciato e fissai il balcone riflesso nello specchio. Mi concessi un'ultima sfregatina di passera prima di abbandonarmi ad un finto riposo. Lo sconosciuto dalla faccia simpatica passò dal ponteggio al poggiolo e, anche se non mi vide, mi inviò lo stesso segnali di pericoloso successo. La mia figa reclamò attenzioni che non potevo dargli in quel momento e il mio cuore prese a battere come impazzito. Socchiusi gli occhi proprio mentre l'operaio si voltava e mi vedeva. Il mio corpo completamente nudo visto da dietro, il suo sguardo che vagava dentro e fuori dalla stanza, il suo lavoro che improvvisamente rallentò di ritmo, il ...
    ... mio calore che salì e salì e salì fino a farmi grondare di sudore, la figa che mi pulsava quasi dolorosamente e tutti i muscoli tesi in attesa di sciogliersi, magari per un orgasmo che prima o poi avrei dovuto far arrivare.L'uomo continuò a lavorare anche se comprensibilmente a ritmi più bassi così com'era distratto dal mio corpo. Posai una mano sulla coscia appena fui certa che non mi stesse guardando, poi la feci scivolare tra una gamba e l'altra come in un dormiveglia. Il palmo della mano mi si premette contro la fessura facendomi trasalire ed io non persi occasione per sfregarlo dolcemente su tutto il taglio. Ogni volta che si voltava lo sconosciuto mi vedeva immobile, in realtà mi stavo provocando scosse elettriche muovendomi poco per non essere vista. Lui sparì tra una portafinestra e l'altra ed in quel momento capì che avrei potuto superare il mio limite per il semplice fatto che ero troppo eccitata per pensare alle conseguenze. Mi girai sostenendo le gambe e guardando il soffitto, alternai le stuzzicanti carezze alle occhiate verso l'esterno, rilassai tutti i muscoli e, piegando la testa per non perdermi l'uomo, cominciato a masturbarmi con dolcezza.Poi successe. Finsi di non vederlo ma i miei occhi spalancati non mentivano: lo vidi mentre lui guardava me. Ondeggiai il ventre accompagnando le onde del piacere, stropicciai la punta di spillo del clitoride ed infilai un dito come spesso mi capitava di fare quando ero sola in camera mia. Osservai senza mai smettere l'uomo ...