1. La Coinquilina cap.2


    Data: 09/02/2020, Categorie: Esibizionismo Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... quando vuoi” “Le 10 del mattino ti va bene? O è troppo presto?” “Figurati….va benissimo!! Ci vediamo domani”! “Grazie Gus….a domani” Gustavo riagganciò è finì di lavare i piatti. Dette uno sguardo alla camera di Sara. Era spoglia ma pulita, non avrebbe neanche dovuto spolverare. Una volta datele le chiavi sarebbe stato libero di andare a correre o fare qualsiasi altra cosa. Anzi, il giorno dopo avrebbe potuto spiegarle con tutta tranquillità l’uso del riscaldamento, mostrarle i contatori, insegnarle a regolare i fornelli a induzione...Sì era molto meglio così. Andò a letto presto. Nella sua mente non c’era Sara ma quel viaggio che avrebbe voluto fare per il suo compleanno. Pensava ancora alla meta: Cuba, New York, Rio o magari qualche città europea insolita….Si addormentò dopo pochi minuti. La sveglia suonò alle 9. Il tempo di andare in bagno e farsi un caffè. Ne lasciò un po’ per Sara, pensò che sarebbe stata una cosa carina, un piccolissimo gesto di benvenuto. Alle 10 in punto suonò il campanello. “Hey sono Saretta!! Buongiorno!! Abuso della tua virilità maschile” rise “Puoi aiutarmi a portare le valigie??” “Ma certo! Scendo subito!” Non c’era l’ascensore, lo stabile era composto da soli 3 piani. Gustavo lasciò la porta aperta e scese ad aiutare Sara. Quando aprì il portone, ad attenderlo, c’era una donna un po’ diversa da quella vista l’ultima volta: Sara aveva addosso un piumino verde e dei leggins neri. Ai piedi delle scarpe da tennis. I suoi capelli rossi erano ...
    ... raccolti in un ciuffetto tenuto fermo da una pinza. Il suo viso, struccato, era avvolto da degli occhiali a farfalla con una montatura nera. Dal giubbino, fuoriusciva una maglietta nera con il collo alto. Sembrava una studentessa al terzo anno di ingegneria, nerd, docile, assolutamente priva di malizia. Gustavo fu quasi rassicurato da quell’immagine, riuscì a vederla con un trasporto fraterno, totalmente asessuato. Intorno a lei tre valigie non molto grandi che prontamente afferrò per portare dentro. Ci misero 2 minuti ad entrare in casa con tutto il suo piccolo trasloco. Dopo pochissimi convenevoli, Gustavo decise che era il momento di essere ospitale e gentiluomo. “Riposati un attimo, ho del caffè ancora caldo. Hai fatto colazione? Hai fame?” “Grazie Gus, ho fatto colazione ma un altro caffè lo gradirei volentieri” “Dai togliti il giubbino, posalo qui nel corridoio, puoi metterci diversi soprabiti come vedi, non ci sono problemi” Gustavo lasciò Sara per andare in cucina e versarle il caffè. Lei si tolse il giubbino verde e lo posò su una gruccia, accanto ai cappotti di lui. Era un gesto banale ma era anche il primo passo verso una familiarità che non poteva tardare a palesarsi. Lasciò le valigie nell’ingresso appoggiate al muro per non intralciare e si recò in cucina. Gustavo le fece cenno di sedersi al tavolo e subito dopo le portò una tazzina, la caffettiera e lo zucchero. Sara aveva le braccia appoggiate sul tavolo, con le due mani si afferrava i gomiti. L’unica visuale che si ...
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