Violentata da mio suocero 2
Data: 10/02/2020,
Categorie:
Sentimentali
Autore: FirmaRosa❤
... puttana, ti sono mancato?” Quella voce, quell'orribile voce. Mi alzai, mi diressi verso lui e con tutta la forza che avevo cercai di spingerlo. Quel porco bastardo mi aveva trovato. Ora capisco tutto: l'uomo vestito di nero era un suo scagnozzo. Mio suocero era davanti a me, mi sentivo mancare. Urlai più forte che potei. Non sapevo più cosa pensare. E se mi volevano stuprare entrambi? O peggio? Le domande mi tartassavano la testa. Rimasi ferma a pensare cosa fare, ma loro mi precedettero. L'uomo si avvicinò alla valigetta che mio suocero aveva posato a terra, e che io non avevo notato fino a quel momento. L'aprì e ne estrasse una corda, e prima che io potessi reagire mi trovai con i polsi legati al termosifone. Mio suocero mi buttò a terra e mi saltò addosso. Mi sculacciò forte mentre l'atro prede dalla valigetta dello scotch, ne strappò un pezzo e me lo mise sulla bocca per farmi stare zitta. Mio suocero iniziò a spogliarmi, a toccarmi e a leccarmi dappertutto. Quell'uomo prese dalla valigetta un divaricatore e me lo mise alle caviglie per farmi non farmi chiudere le gambe. Io continuavo a urlare e piangere. “Troia, cagnaccia, zoccola, puttana” - mi diceva mio suocero, mentre l'altro uomo non aveva mai aperto bocca. Mentre lui mi leccava il seno, il tizio misterioso prese un cavalletto ed una video camera e la puntò su di noi. L’accese, me ne accorsi dalla lucetta rossa che lampeggiava. Che bastardo. Questa volta aveva organizzato proprio tutto. L'uomo si posizionò vicino ...
... alla valigetta a braccia conserte. Quella situazione era orribile. Sentire di nuovo le sue mani e la sua lingua su tutto il mio corpo è una sensazione indescrivibile. Essere guardati e ripresi in quel momento di violenza carnale è una vergogna. E ancora più vergognosi sono quelle persone che lo fanno. Stavo male. Volevo che la smettesse, ma sapevo che non sarebbe finito presto. Mio suocero si spogliò, mi girò e mi mise il suo pene nel culo. Un dolore atroce che si ripeteva. Il mio ventre e i miei seni sbattuti su quel laminato freddo. Mi riempì di sperma. Il suo sperma viscido e umido di nuovo su tutto il mio corpo. Mi girò facendomi sbattere il sedere sul pavimento. L'uomo si chinò sulla valigetta e prese due pinzette che diede a mio suocero. Lui me le mise sui capezzoli provocandomi un dolore lungo e sempre più forte. Mi leccò nella vagina e poi mi penetrò. Io continuavo a piangere e cercavo di urlare attraverso lo scotch che tirava la pelle. Venne di nuovo. Mi morse il lobo dell'orecchio destro. Mi tolse lo scotch dalla bocca con uno strappo secco e mi mise il suo cazzo in bocca e mi trascinava tirandomi dai capelli. L’uomo, invece, prese dalla valigetta un vibratore e me lo mise sulla vagina. E mentre uno mi scopava la bocca l'altro mi scopava il sesso. Cercavo di urlare ma il suo membro nella mia bocca me lo impediva. Poi mio suocero mi slegò i polsi, tolse il divaricatore e le pinzette, mi trascinò dai capelli per tutta la sala, facendomi urlare a bruciapelo sempre con la ...