1. Sviluppi inattesi 1 – un gradito ritorno


    Data: 15/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    ... mio uomo di avvinghia a me e si struscia freneticamente, sembra un polipo. Mi lecca l'orecchio, la guancia, il collo. E poi la spalla e la schiena. Scende sempre più giù. Il tocco delicato della sua lingua sul mio corpo mi mette i brividi, ho la pelle d'oca. Gemo di piacere. Scende sempre di più, si accovaccia, con le mani allarga le mie chiappe sode e si tuffa sul mio buchino. Lecca, succhia, lo tortura. Io lancio un gridolino di piacere. Il mio respiro si fa sempre più pesante e affannoso. "Ohh sìììì! Così Giacomo, continua! Che bello! Anch'io ti ho tanto desiderato in questi mesi!".
    
    Giacomo risale. "Ah sì, mi hai desiderato anche tu?"
    
    "Certo tesoro, non sai quanto! Quante volte mi sono masturbato pensando al tuo cazzone! Sognavo di sentirlo ancora nel mio culo!", gli dico senza alcuna vergogna, talmente preso dall'eccitazione.
    
    Mi stringe forte a sé. "Stai tranquillo bello, ché ora il sogno diventa realtà!". Una spinta e sento la sua nerchia farsi strada decisa nelle mie viscere. Il dolore è fortissimo. "Ahhhhh! Che maleeee!". Subito una mano mi tappa la bocca, poi dopo qualche secondo il cazzo esce dal mio culo e la stessa mano ma a stimolarmi il buchetto. Me lo massaggia sempre più forte e in men che non si dica il dolore si tramuta in un piacere sempre crescente. "Ahhhhh, vai cosìììì! Continua!", lo incito. Dopo poco sento che il dito smette di massaggiare la rosellina. Si fa più audace, entra. Comincia un ditalino molto veloce. Io gemo. Si aggiunge un altro ...
    ... dito, poi un altro ancora. Il buco si allarga senza problemi, ora sono veramente pronto. Le dita escono, afferrano il cazzo e lo indirizzano verso il mio culo. Un colpo, ancora una volta violento, e quel bastone di carne è completamente piantato dentro di me. Mi sento come un pollo infilzato sullo spiedo.
    
    Urlo ancora, ma stavolta non di dolore. "Sfondami con quel cazzone, ti prego! Adoro quando mi prendi così! Continua!".
    
    Giacomo non parla, emette solo versi animaleschi. Mi prende per i fianchi e mi stantuffa con tutta la forza che ha. Scarica tutta la voglia accumulata in sei mesi sul mio povero culetto. Mi sento spaccare, ma non provo nessun dolore, anzi.
    
    Una simile scopata non può durare a lungo. Giusto un paio di minuti, ma intensissimi e devastanti. Poi Giacomo emette un urlo ancora più forte e si blocca con la sua asta completamente dentro di me. Comincia a tremare e sento chiaramente che il preservativo di riempie della sua sborra. Percepisco distintamente le contrazioni del suo cazzo che spara la crema. Esaurito l'orgasmo Giacomo mi abbraccia e appoggia la sua testa sulla mia spalla. Rimane immobile, mentre piano piano il suo respiro si fa più regolare. Appena percepisce che il suo cazzo si sta addormentando, lo tira fuori immediatamente dalla tana. Nel preservativo c'è una quantità impressionante di sborra, che testimonia quanto sia stata intensa e piacevole per lui questa cavalcata. Io ho goduto talmente tanto, anche psicologicamente, che non sento il bisogno ...
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