1. Sviluppi inattesi 1 – un gradito ritorno


    Data: 15/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    ... convinto che saprai come farti perdonare!", allude malizioso, scoccandomi un altro occhiolino.
    
    "Non so davvero a cosa ti stia riferendo", rispondo scoppiando a ridere. "Allora, che mi dici? Come va?", gli chiedo.
    
    "Stanco, sono davvero stanco. Più che altro mentalmente. Questi meeting ti prosciugano l'energia, il tempo non passa mai, mi sembra sia durato un paio di giorni anziché solo una giornata", mi spiega.
    
    "Lo so, ti capisco, so che vuol dire. Ma non pensarci più, il tuo weekend è appena cominciato. Rilassati e goditi queste due giornate. Preferisci fermarti a fare un aperitivo o vuoi andare subito a casa?"
    
    "Subito a casa, se non ti spiace. Sono stanchissimo".
    
    E così ci incamminiamo verso casa. Arriviamo dopo una decina di minuti. Saliamo al mio appartamento. Glielo mostro velocemente e lo conduco in camera. "Ecco, questa è la camera da letto e lì c'è il bagno. Spogliati e fatti subito una bella doccia calda e ristoratrice. Vedrai che poi ti sentirai rinato!".
    
    Giacomo mi ringrazia e comincia a spogliarsi in camera, in modo da poter stendere l'abito sul letto. Subito mi avvicino all'armadio e tiro fuori un paio di appendiabiti, così da distrarmi ed evitare di fissargli il pacco. "Ah, in bagno i tuoi teli sono quelli appesi più vicini alla porta".
    
    Giacomo mi passa di fianco e mi sussurra all'orecchio: "Guarda che puoi guardarmi eh? Non mi scandalizzo mica!", e si allontana con un ghigno.
    
    Io arrossisco, spero che non se ne sia accorto. Sono agitato, ...
    ... emozionato e sento del movimento nelle mie parti basse. Sento l'acqua scrosciare nel box doccia, immagino il suo corpo completamente nudo, le sue mani passare su ogni centimetro di quel ben di Dio e il mio cazzo da barzotto diventa completamente duro.
    
    Dopo quasi dieci minuti sento la porta del bagno aprirsi e vedo che Giacomo esce, coperto da un telo in vita. "Ohhh, avevi proprio ragione, sto decisamente meglio!".
    
    "Bene, sono contento! Allora faccio che ti imito. Anch'io ho bisogno di una bella doccia calda".
    
    Vado in bagno, mi denudo e mi chiudo nel box doccia, facendo scorrere l'acqua quasi bollente sulle mie membra affaticate. Mi rilasso e comincio molto lentamente a lavarmi: prima il petto, poi le braccia, poi l'addome, infine mi viene naturale afferrarmi il cazzo duro e cominciare a giocarci.
    
    A un tratto sento una folata di aria fredda sul mio corpo, ma non faccio in tempo a girarmi che mi trovo schiacciato contro il muro. Un cazzo di marmo contro le mie chiappe. È un dejà vu. Una lingua lecca piena di desiderio il mio orecchio, al quale arriva un sussurro: "Sono sei mesi che sogno di ripetere questa cosa! Sei mesi che ti desidero come non mai! Sei mesi che bramo il tuo corpo. Sei mesi che voglio il tuo culo!".
    
    Comincio ad ansimare in preda all'eccitazione. Giacomo prende le mie braccia e me le porta dietro la schiena. In questo modo vado ad accarezzare la sua asta, che noto già essere avvolta in un preservativo, pronta a farsi strada in me. Nel frattempo il ...
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