1. Croazia


    Data: 15/02/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Alfeoxxx

    ... sentire tutte le vene anche le più piccole”
    
    Iniziò una cavalcata degna delle migliori pornostar, passava da un ritmo adagio fino ad arrivare ad una cavalcata quasi furiosa. Sapevo che da lì a poco sarei arrivato e decisi di giocare le mie carte:
    
    “Apri tutto fatti vedere dai vicini fatti vedere da tutti.”
    
    Senza farselo chiedere la seconda volta aprii la finestra quasi sbattendola contro il muro all’esterno.
    
    Poi risalì sul mio cazzo ma ora non con la faccia verso di me ma verso la finestra spalancata.
    
    Stavo sul letto quasi in trance ora chiudevo gli occhi, ora guardavo il suo culo salire e scendere sul mio cazzo. Qualche istante dopo si alzo per un secondo dalla mia asta per infilarsela nel culo, mi sembrava alquanto strano perché non le era mai piaciuto, invece quella volta il suo culo accolse il mio cazzo fino le palle. Per curiosità più che altro allungai il volto sulla mia destra per vedere fuori dalla finestra e sorpresa delle sorprese un uomo affacciato dalla palazzina di fronte che guardava Michela che si impalava il mio cazzo nel culo.
    
    “Puttana vorresti che lui fosse qui con noi?”
    
    “Si Simone ho voglia di un altro cazzo di tanti cazzi”
    
    La frase la terminò quasi urlando.
    
    Il ritmo dell’inculata divenne tremendamente veloce segno che stava arrivando all’apice del godimento, anche io ero certo di non resistere oltre.
    
    “Sto arrivando non fermarti infilamelo tutto dai dai daiiii”
    
    Ed arrivò, però non scese dal mio cazzo anzi aprii ancora di più ...
    ... le gambe per far vedere al nostro amico guardone meglio che era arrivata con il cazzo in culo non nella fica.
    
    “Michela sto arrivando anche io”
    
    “Fermati lo voglio in bocca”
    
    Mi alzai dal letto e mi misi in piedi in profilo in modo che il nostro amico potesse vedere la mia spruzzata in gola a Michela. Bastarono poche penetrazioni in bocca che arrivai con schizzi che le ricoprivano gran parte del viso. Ma ecco la tragedia, il nostro amico muoveva le mani come a mimare un applauso da lato del balcone ma dall’altro dove c’era la porta della nostra stanza c’era il volto di Massimo con un’espressione mista tra l’eccitato, il sorpreso e l’imbarrazzato.
    
    “Scusate non credevo”
    
    Massimo non finii la frase e scappò via. Chiudemmo
    
    il balcone lo spettacolo era finito. Mentre Michela correva in bagno a darsi una sistemata io mi ricomposi un po’ e scesi da Massimo.
    
    Appena mi vide subito si scusò:
    
    “Scusami, scusami Simone non volevo ero ritornato per vedere come stavi, sentivo strani mugolii e credevo che eri tu che non ti sentivi bene, la porta era aperta e quindi ho guardato dentro ma ti giuro che non era mia intenzione”
    
    “Ti credo Massimo ma la colpa è stata nostra, convinti che non ritornavate non ho chiuso la porta a chiave, e non devi scusarti anzi devo scusarmi io con te.”
    
    Senza nemmeno farci caso guardai in mezzo alle sue gambe e altra sorpresa il costume era rigonfio, quindi al mio amico era piaciuto lo spettacolino.
    
    Dopo qualche minuto scese Michela un ...
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