1. La prima volta da sola


    Data: 17/02/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Liberty2

    ... ho davanti… sono pazza di quel pene che tante volte mi ha trastullata! Mi piacciono la sua forma e le sue dimensioni perfette per la mia fighetta, il suo colore, il suo odore…
    
    Mi chino sopra di lui, lo accarezzo dolcemente con la mano destra, poi lo scappello con la sinistra e me lo infilo in bocca con destrezza! Mmmm quanto mi piace leccarlo tutto, sentirlo scorrere nella mia bocca bagnata, sentire la temperatura di quella calda cappella!
    
    Lui sembra proprio gradire, allunga subito le mani sul mio culo.
    
    Che porco! so già dove vuole arrivare… allora mi divincolo, lo lascio lì con il suo membro eretto e bello lucido di saliva, non gli permetterò di rovinarmi la mise preparata con tanta attenzione. E poi per oggi i patti sono chiari, lui deve aspettarmi fuori in auto, anche se la cosa non gli piace molto. Di solito gestisce lui le situazioni, ma questa volta è diverso e, malgrado tutto, si vede che questo fatto lo eccita.
    
    Durante il viaggio non parliamo, è un silenzio carico di eccitazione e di timore, l’auto corre veloce per le vie del centro e una musica lounge ci rilassa.
    
    Siamo arrivati sotto il palazzo indicato nel messaggio, trova subito parcheggio dall’altro lato della strada, così lo saluto e mentre esco dall’auto mi sale la gonna: lui nota che non porto le mutandine… prima nel letto non si era accorto di questo piccolo ma fondamentale dettaglio.
    
    Lui, che mi conosce bene, sa che se non ho messo l’intimo vuole dire che sono decisa ad andare fino in ...
    ... fondo! Il sangue gli va alla testa, ma con un sorriso tirato mi augura un in bocca al lupo!
    
    Quelle parole seguite a quella presa di consapevolezza mi danno una scossa, a breve finirò davvero tra le fauci di un lupo?!?
    
    Non sono alle prime armi, tutt’altro, ma questa è la prima volta che sarò lì senza di lui, penso mentre premo il tasto del citofono del palazzo. Sento una forte eccitazione impadronirsi di me: ho ancora in bocca il sapore del sesso di mio marito, ma ora mi sto bagnando immaginando quello che potrà succedere a breve con un altro uomo, quando una voce femminile mi dice di salire! Come una donna?!? Sono un po’ disorientata. Decido si salire per le scale in modo da prendere tempo, devo riflettere: questa novità non mi piace per nulla. Il rumore dei miei tacchi fa compagnia ai miei pensieri. Percorro la scalinata del palazzo di fine ottocento, guardando ogni singolo scalino in pietra…
    
    Le pareti color crema alternate alle colonne in pietra mi rilassano la mente, questo posto mi piace, mi sento mio agio.
    
    Suono così senza rifletterci ulteriormente il campanello e viene ad aprirmi una bella ragazza dall’aspetto molto professionale, capelli neri lunghi fino alle spalle, un tailleur grigio perla, un paio di occhiali con montatura nera da segretaria perfettina.
    
    Mi guarda con rispetto e senza invadenza, però noto che analizza il mio corpo e mi sento scrutata da quegli occhi timidi ma curiosi. “Sono Michela. Piacere. il dottore l’aspetta nello studio”: mi dice ...