1. Mia madre- terza parte


    Data: 18/02/2020, Categorie: Incesti Autore: Marcello62

    ... ad accarezzare le natiche di mia madre ed a baciarle delicatamente; le accarezzo la vulva da dietro, poi la schiena e le mammelle; quindi le prese la testa tra le mani e guardandola negli occhi, delicatamente le parlò..... Collega giovane: io non sono come questi due, io sono un gentiluomo; stai serena, rilassati dai! Detto questo iniziò a baciarla prima delicatamente sulle labbra poi alla francese ed a quanto potevo vedere lei lo assecondò, forse illusa che fosse un uomo diverso! dopo un po' si staccò da lei e tornò alle sue spalle ricominciando ad accarezzarle le natiche. Continuo a parlare e mentre parlava strizzo l'occhio al magazziniere che capì...... Collega giovane: che bella pelle che hai gioia, che belle natiche, da puledra.. A quelle parole speranzose, mai madre con la voce tremula iniziò a parlare...... Mia madre: ti prego so che sei un uomo buono, aiutami, no ne posso più, lasciatemi stare! Vi siete divertiti abbastanza! L'uomo continuò ad accarezzare le natiche di mia madre e poi all'improvviso mollo uno schiaffo fortissimo sulla natica destra poi uno sulla sinistra ed un altro ed un altro ancora, passo davanti a lei e presale per i capelli, prima le sputò in faccia dandole della puttana, quindi si portò dietro di lei e sempre tergo la penetrò con decisione nella vagina; si proprio così, con decisione, le infilò il cazzo nella fica ormai fradicia, rossissima, sporca di seme ed iniziò a violentarla, fottendola da tergo; dopo un po', non contento, senza che fosse ...
    ... venuto, estrasse il membro dalla vagina ed iniziò a leccarle ed a succhiarle l’orifizio anale che, in mia madre è non più vergineo e abbastanza dilatato a causa dei vari cazzi che ha preso dietro e che permetteva alla lingua di entrare quasi tutta nel canale anale; subito dopo medio e indice di entrambe le mani scivolarono fino al buco del culo e, divaricatolo, lo tennero spalancato. Mia madre ora capiva chiaramente che stava per essere sodomizzata; poco dopo infatti sentì l’enorme e dura cappella appoggiarsi allo sfintere; colta dal terrore tentò di divincolarsi, ma fu tutto inutile; l'uomo che la teneva la strinse forte ed un cazzo che le parve grosso all’inverosimile e duro come un pezzo di legno, le sfondò impietosamente il culo, penetrando rapidamente dentro il retto. Nonostante fosse un ano già usato per il coito, l'atto generò un fortissimo dolore; l’uomo ricominciò a violentarla muovendosi ritmicamente in lei, sbattendola sonoramente avanti e indietro. Poco dopo l'uomo venne nel retto che si riempii. Estrasse la verga dal suo intestino e continuò ad eiacularle sulla schiena coprendola di calda e bianca sborra che subito le spalmò addosso. Subito dopo, senza un attimo di sosta, mia madre, esausta, venne slegata e fatta posizionare sopra il magazziniere che intanto si era steso sul lettino supino; l'uomo, con decisione, le infilò il cazzo nella fica ormai fradicia, rossissima, sporca di seme e ridotta ad un porto di mare; mentre il maschio sotto di lei inizio a fotterla ...