1. Donatella cap.5 - esperienze anali


    Data: 20/02/2020, Categorie: Feticismo Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    ... arrivai al suo sesso, lo trovai già scoperto. Il collant infatti era uno di quei modelli aperti sul sesso. Si era depilata completamente. Ella si staccò dal bacio e mi chiese:”Ti piace?”. “Altroché”, risposi carezzandole la fica. “Assaggiami, dai. Non vedo l'ora di sentirti tra le mie gambe”. Allora mi inginocchiai davanti a lei ed ella si sollevò il vestito in grembo. Il suo sesso depilato, le sue labbra ed il suo clitoride leggermente sporgente erano a pochi centimetri dalla mia bocca ed io vi affondai subito il viso. Sollevò il piede destro e lo poggiò sulla sedia ed io mi insinuai ancora di più al suo interno. Sapevo che Gabriella ci stava guardando ma non potevo sapere se dalla finestra o dalla porta di comunicazione. Mi ricordai di lei ed improvvisamente di quello che mi aveva proposto. “Cazzo, mi fai impazzire! Sto già godendo!”, mi disse Donatella. Aveva sempre un buon sapore e quel mattino forse anche più del solito. Mentre la leccai portai le mani tra le sue chiappe ed infilai il mio indice nel suo orifizio. “Che fai sporcaccione?”. “Ti esploro”, le risposi. In quel momento ella raggiunse il suo primo orgasmo. Fu intenso ma breve e solo quando ella ebbe finito, le tolsi il dito dal culo. Mi spogliai nudo ed ella si sfilò il vestito tenendo solo il reggiseno nero. Non dedicavo mai troppo tempo alle sue tette ed ella ogni tanto me lo diceva, oppure mi chiedeva se non fossero di mio gradimento. Salimmo sul letto ed io la misi sotto di me. Entrai subito nella sua ...
    ... passera morbida e lubrificata ed in pochi attimi raggiungemmo il nostro ritmo ideale. Fu quando ci girammo ed io restai sotto di lei, che le lancia la proposta. Mentre mi cavalcava portai le mani sulle sue chiappe e di lì a raggiungere il suo buchino il passo fu breve. Quando le entrai nuovamente col dito, ella mi disse:”Che hai oggi, ce l'hai con il mio culo?”. “Si”, le risposi “Stavo giusto pensando che era un luogo inesplorato per me”. “Che vorresti dire?”. Le feci l'occhiolino e lei mi guardò a metà strada tra lo sbigottito, il divertito e lo scettico. “Non dici sul serio, vero?!?!?”. “Beh, provare non ci costa niente”, le risposi senza smettere di penetrarla. “E se fa male?”. “Se fa male interrompiamo”. E fu così che ella scese dal letto, si tolse le scarpe e poi risalì sul letto. Si mise in piedi sopra di me, con i piedi vicini ai miei fianchi e poi si accovacciò lentamente. Io puntai il mio membro super eretto contro al suo ano, tenendolo ben saldo con la mano destro. “Piano, piano”, le dissi. Lei si abbassò lentamente e sentii la cappella entrarle dentro. Alzando la testa vedevo la sua fighetta completamente depilata ed il mio cazzo, che tentava di farsi strada nel suo posteriore. Entrare dentro di lei, seppur per poco, fu come un risucchio, ma non fu indolore per Donatella. “Ahhh.....cazzo!”. “Sì, proprio quello!”, le dissi sorridendo. Poggiò il ginocchio destro sul letto ed abbassandosi entrai ancora un poco dentro di lei. “Cazzo, che male!”, imprecò. Fu a quel punto che, ...