1. In fondo, siamo tutti pervertiti


    Data: 23/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: grossamazza2017

    ... al contempo, il mio cazzo era diventato marmo nella sua bocca.
    
    "brava puttana succhialo che ti piace"
    
    dopo un po la alzai, le tirai i capelli e la baciai. sapeva del mio uccello e mi piaceva.
    
    La girai e con vioenza inaudita, le tirai giù i leggins facendo fuorisucire le sue enormi chiappe e presi a schiaffeggiarle.
    
    "ti prego basta mi fai male"
    
    " e questo è niente"
    
    Le abbassai le mutandine allargai bene il buco del culo con le dita e la inculai ferocemente senza nemmeno lubrificarla. Le urla si potevano sentire in tutta la casa. Presi a stantuffarla per dieci minuti senza arrivare. Il suo culo era ridotto ad un colabrodo. Mi piaceva allargarle il culo e vedere il mio uccello enbtrare ed uscire e sentirla soffrire. Con le mani le allargavo la bocca da troia che aveva. Eravamo appoggiati ad un mobiletto che sbattendo si stava allontanando dalla parete. Avevo il cazzo di fuoco, vedevo colarle umori dalla fica mista a sangue dal buco del culo.
    
    All'improvviso sentimmo rumore della serratura e la porta aprirsi. Rimanemmo bloccati, con il cazzo nel suo culone. Lo tolsi in fretta mentre ci risistemammo in tutta fretta. Lei corse in bagno e io mi fiondai sul divano.
    
    "Ciao come mai qui?"
    
    "fino a poco fa con sua moglie stavamo giocando con le sue amiche a carte"
    
    ero rosso in viso, avevo il fiatone, il cazzo ancora duro nelle mutande e temevo che se ne potesse accorgere.
    
    "ti sarai fatto due ...
    ... palle cosi"rispose ridendo come un matto. Si avevo le palle piene ed ero pronto a svuotarle dentro sua moglie se non ci fosse stato lui.
    
    La moglie uscii dal bagno visibilmente scossa dicendo solo di non sentirsi granchè bene.
    
    Nel frattempo il marito si chiuse nel bagno per farsi una doccia prima di cenare. Lo salutai e chiesi alla moglie di accompagnarmi la quale non del tutto entusiasta acconsentii.
    
    "non ti azzadare mai più a fare ciò che hai fatto capito?
    
    "devi finire prima il lavoro e poi parli". Tirai fuoi nuovamente il cazzo, eravamo fuori la porta della loro villa, la feci abbassare con forza e iniziò a spompinarmi nuovamente. Poche succhiate bastarono a farmi venire copiosamente sul suo viso e nei suoi capelli.
    
    "vatti a pulire che sembri una troia" la baciai dolcemente. Lei, stavolta, non si tirò indietro.
    
    "domani, torno e stavolta voglio farlo con calma capito?"
    
    "ho il culo rotto, me lo hai sfondato non ti basta?"
    
    "no il tuo culone deve essere sempre mio. Mi fai eccitare porca piu di tua figlia"
    
    "l'avevo immaginato" cosi dicendo senza salutarmi chiuse la porta.
    
    scendenco le scale chiamai la mia fidanzata.
    
    "me la sono sbattuta la troia di tua madre e domani vado per il secondo round."
    
    "sei una depravato. Per vendetta stasera Michele dormirà in camera con me e mi farò sbattare senza ritegno"
    
    "fa ciò che vuoi. Tu e tua madre siete due meravigliose puttane amore mio"
    
    . 
«123»