1. La vicina : dal sogno alla realtà


    Data: 24/02/2020, Categorie: Etero Autore: brendon_7, Fonte: Annunci69

    ... fotografica nella sua borsa e la poso a terra, mi alzo in piedi, mi piazzo a pochi centimetri da lei. Le sfioro i capelli con le dita…
    
    “Magari già oggi…”
    
    Lascia Sissi. Non mi guarda in faccia. Alza lo sguardo, ma per guardare dritto davanti a sé, proprio all’altezza del mio bacino. Mi sposto leggermente la t-shirt per farle intravedere di nuovo la mia eccitazione e le sfioro nuovamente i capelli. Sono agitato, ogni mossa mi costa fatica, ma la voglia di proseguire è ben superiore.
    
    Lei continua a fissarmi. Poi evidentemente qualcosa si muove nella sua testa liberandola dalla situazione di stallo in cui si era venuta a trovare. Solleva le braccia, le appoggia sui miei fianchi e mi carezza appena, le fa scorrere sulle mie natiche.
    
    A me non sembra vero. Mi sento al settimo cielo per quello che sta succedendo, e per quello che è ovvio succederà di li a poco.
    
    La accarezzo ancora sulla testa, le liscio i capelli. mi sfilo la maglia e la faccio cadere a terra. Le sue mani passano ad accarezzarmi l’addome. Ora alza lo sguardo e punta i suoi occhi nei miei: la timidezza e il timore di prima stanno sparendo, quelli che vedo sono occhi carichi di voglia di trasgredire e abbandonarsi. Quando mi sorride diventano quelli di una pantera, carichi della sicurezza della sua forza e sensualità.
    
    È lei a slacciarmi i pantaloni e farli cadere a terra. Accarezzandomi infila una mano nei miei short ed afferra il cazzo turgido. Il momento in cui me lo prende in mano mi dà una ...
    ... brivido. Nel momento in cui appoggia la sua lingua sulla cappella mi sembra di avere un orgasmo. Passa la punta della lingua sulla punta e poi lungo il bordo del glande, e intanto mi sfiora le palle.
    
    Repentina lo ingoia. Non mi sarei stupito se le fossi venuto in bocca in quel momento: la scossa che mi pervade il corpo mi scuote, mi immobilizza, mi fa gemere, me lo fa gonfiare nella sua bocca…
    
    Il pompino che ne segue è sopraffino per l’arte che mette in campo. Io posso solo godermelo e partecipare deliziandomi con carezze ai suoi capelli, sul collo, sulle orecchie…
    
    Vorrei non finire mai, ma le propongo di sdraiarsi, e questa volta è chiaro l’intento: non è per fotografarla. La aiuto a sfilarsi la canotta: era senza reggiseno, ne avevo già avuta la certezza vedendo i capezzoli turgidi premere sul tessuto, ma vedere apparire la nudità del suo corpo, tanto desiderata, che ammiro per la prima volta, è come scoprirlo in quel momento ed è un’ulteriore scossa di piacere.
    
    Prima di sdraiarsi si alza in piedi, le accarezzo i seni, la mano mi trema avvicinandomi ai suoi capezzoli, ma la voglia è tantissima e la sensazione di sentire quelle coppe nelle mie mani mi ubriaca di gioia. La accarezzo anche sulla schiena e la avvicino a me, così aggiungiamo dei baci appassionati al nostro contatto carnale. La mia verga si appoggia e preme sul suo addome, le mani scorrono fino al sedere e lo stringo con gusto, la corsa e la ginnastica lo hanno mantenuto sodo e tonico.
    
    I momenti di ...
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