Colpevole di amare
Data: 25/02/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: NymphoK
... definitivamente tra due mesi.- -Ne hai fatta di strada! Mi ricordo ancora di quando mi hai lasciata per andare all'estero a studiare economia e finanza. Beh, direi che hai fatto bene vedendo il livello che hai raggiunto.- Il volto di Riccardo cambiò espressione, come se volesse per forza cambiare discorso. -Dimmi di te, come sono andate le cose in questi anni? Un po' di tempo per un caffè al bar e quattro chiacchiere con un vecchio amico lo riesci a trovare? "Un vecchio amico". Già. Un "vecchio amico" con cui ho condiviso le prime esperienze di vita: il sesso, i primi viaggi insieme, le prime litigate di coppia, le prime gelosie, le prime paure e soprattutto l’amore. "Un vecchio amico" Il mio caffè era ormai diventato freddo a furia di mescolarlo. Ero incantata dai nostri discorsi e soprattutto da lui. Ero incredula che fossi lì a chiacchierare con l'uomo che anni prima amavo alla follia, così tanto che ero anche disposta a mollare tutto per raggiungerlo all'estero. Parlammo delle nostre vite, dei nostri lavori e delle nostre relazioni. Venni a sapere che era sposato e che la moglie era in attesa del loro primo figlio. Tra due mesi si sarebbe trasferita anche lei a Milano. Il cuore sprofondò in quell’acido chiamato gelosia. Era ingiustificata questa sensazione. Non era giusto che provassi quel sentimento, soprattutto perchè anch'io ero impegnata in una storia. Chi ero io per arrogarmi quel diritto? Il tempo volava e noi non ce ne rendevamo conto. Era come se fossimo dentro ...
... una bolla: i rumori esterni a noi erano ovattati e le figure fumose, solo sagome. Mi sembrava di essere tornata una ventenne con il cuore palpitante per l'eccitazione. -Posso chiederti una cosa?- disse ad un certo punto. -Ovviamente, chiedi pure!- -Se volessi rivederti o risentirti, dove posso trovarti?- Quella domanda mi trovò impreparata. -Riccardo, non so se è una buona idea. Certo, mi piacerebbe davvero molto, ma le nostre vite sono cambiate e dobbiamo farci bastare questo incontro casuale senza sforzare nulla.- -Ma non stiamo facendo nulla di male, voglio solo passare del tempo con una persona del mio passato dopo anni e anni di lontananza.- continuò lui, insistendo -Solo un altro caffè, un aperitivo, un pranzo.. Quello che vuoi! Oppure lasciami la tua e-mail se proprio non vuoi darmi un numero per reperirti.- Non risposi ma mi limitai a guardarlo con aria dispiaciuta. Sentivo l'esigenza di trattenermi perchè il solo fatto di averlo rivisto, causò in me qualcosa di strano. Un desiderio proibito cresceva sempre di più e mi ero imposta il compito di sopprimerlo prima che qualcuno si facesse male.. come Ivan, per esempio. Ricambiò lo sguardo silenzioso, deluso, ma rispettoso della mia scelta. Cercò nella tasca interna della giacca e appoggiò il suo biglietto da visita sul tavolino. Il suo messaggio era chiaro: chiamami se cambi idea. Mi rivolse un sorriso spento e forse un po' forzato. Si alzò e se ne andò. Avrei voluto piangere, urlare. Mandai giù il mio caffè freddo, che ...