1. La nuova fiamma


    Data: 25/02/2020, Categorie: Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    �E tu muori dietro a quella lì da cinque anni? Quella?!�, mi chiese Valentina in tono sarcastico. Nel farlo, non si curò neppure di mascherare i suoi sguardi di disapprovazione all�indirizzo della ragazza che le indicai appena entrati nell�ampia sala addobbata.�Si� perché, cosa c�è che non va?�, le risposi a bassa voce, temendo che l�oggetto dei miei desideri potesse intercettare qualche scampolo della nostra conversazione.�C�è tutto che non va. E� scialba. Una ragazzetta insulsa. Come può piacerti così tanto?�.�Ma se neanche la conosci, come fai a dire che è insulsa!�.�Si vede lontano un miglio! Tra lei e il fidanzato� una coppia che sarebbe noiosa anche per una soap argentina!�.Non replicai ulteriormente, ma i miei occhi si persero a guardare Vittoria che, stretta al suo ragazzo, pochi metri più in là, conversava, comodamente seduta su uno dei divanetti, con alcuni dei nostri ex compagni di classe invitati a quella festa. La vedevo sorridere, con la sua folta chioma castana a coprirle in parte in volto. E la voglia di avvicinarmi, scostarle i capelli dal viso e baciarla profondamente montava in me come la lava di un vulcano in eruzione.A distogliermi da quei pensieri fu la festeggiata, che si fiondò incontro a me e Valentina, accogliendoci con un ampio sorriso. �Ciao!�, squittì come al suo solito, dandomi i canonici due baci sulle guance. �Ciao! Tanti auguri!�, replicai, allungandole il piccolo pacco contenente il regalo che le avevo comprato per l�occasione. Mi ringraziò, ...
    ... dopodiché i suoi occhi si posarono sulla mia accompagnatrice. La osservò per un istante. Una volta assodato di non conoscerla, guardò me con aria interrogativa, in attesa delle presentazioni. �Lei è Valentina�, dissi, senza scendere in particolari. Le due si strinsero la mano, poi la festeggiata dovette allontanarsi, chiamata dal deejay per concordare gli ultimi dettagli sul palinsesto musicale della serata. �Sedetevi dove volete!�, ci disse ad alta voce mentre si recava verso la console.Io restai impalato per alcuni secondi, indeciso sul da farsi. I rapporti con Vittoria, al di là della mia venerazione per lei, erano sempre stati ottimi. Fino a due mesi prima non avrei avuto problemi a sedermici vicino, pur sapendo di dover ingoiare bocconi amari alla vista delle effusioni che si sarebbe inevitabilmente scambiata col suo lui. Eravamo stati compagni di banco per quasi tutto il liceo, ormai la nostra confidenza era assoluta. O meglio, lo era stata fino a quel giorno. Quel maledetto ultimo giorno di scuola, quando la possibilità più che concreta di poterla non rivedere per chissà quanto tempo, mi indusse a confessarle il mio amore. Da allora, cominciò ad ignorarmi completamente. Neppure durante gli esami di maturità mi rivolse una sola parola. Non mancando, tuttavia, di farsi accompagnare ogni mattina a scuola dal suo ragazzo, quasi a volermi sbattere in faccia la solidità della loro relazione. L�ultimo giorno di test ero atterrito al pensiero del distacco definitivo da lei. E ...
«123»