1. Banalmente una Banale Storia per Davvero Banale (5)


    Data: 28/02/2020, Categorie: Incesti Autore: Montecrist0

    ... spingere con più forza. E in tutta questa confusione lo sento arrivare. L’orgasmo. E per quanto liberatoria quella sensazione sia, non voglio smettere. Non voglio liberarmi. Voglio restare in gabbia, qua fra le sue braccia, fra le sue gambe, nella sua bocca. Immediatamente sposto le mie mani alle sue natiche.. e le blocco. Uso tutta la mia forza per fermare i suoi movimenti. Sollevo la mia schiena mentre continuo a baciarla, ma continuo a stringere per fermare il suo corpo. Circondo il suo bacino con il braccio sinistro e spingo sul suo petto con la mano destra, libero le mie labbra giusto il tempo di rantolare. “Ferma” Il suo corpo si arresta, eccetto il suo sesso che sento comunque vivo su di me. Il suo respiro affannato a millimetri dalle mie labbra manda in fiamme il mio sangue. Sospira a stento tre parole. “hum..è tornato?” il suo viso si volta verso la radura, in cerca di qualcosa. “no..ti voglio nuda” Afferro le spalline del suo costume e inizio ad abbassarle. Lei istantaneamente inizia ad aiutarmi a liberare il suo corpo. Sfilo il suo braccio sinistro. Poi l’altro, e con entrambe le braccia abbasso il suo costume liberando i suoi seni. Basta la loro vista per triplicare la saliva nella mia bocca. Le mie mani si avventano su di loro. Li comprimono l’uno sull’altro. Forse con troppa forza. Il suo corpo si divincola nella mia presa, allontana il busto e spinge i miei avambracci all’indietro. Una nota di dolore sfugge alla sua gola mentre sento il mio membro che scivola ...
    ... via da lei. Non voglio uscire. voglio godere. I miei muscoli reagiscono istintivamente e mi spingono in avanti. Perdiamo l’equilibrio ma la mia preoccupazione principale è restare attaccato a lei. Invece di tirare. Seguo il suo corpo, sull’erba ancora umida ma calda. La caduta è controllata. Ma una volta raggiungo il suolo. Uso tutto il mio peso per sprofondare dentro di lei. Lei si inarca innalzando i suoi seni ancora straziati dalle mie dita. Ed è bellissima. La curve del suo corpo sono armonia pura nei miei occhi. Libero i suoi seni e le mie mani scendono ai suoi fianchi. Le mie ginocchia affondano nel terriccio bagnato. Sollevo il suo bacino e lo sbatto al mio. Le sue braccia cercano appoggio sul terreno bagnato ma scivolano. Alza un mano e afferra il mio avambraccio e la sento tirare. Tira per sentirmi dentro di lei ancora più affondo. Sono in ginocchio e lei è sdraiata davanti a me, nonostante solo le sue spalle e una sua mano toccano il suolo. Il suo bacino è tra le mie mani e continuo a sbatterlo verso di me assecondando i movimenti del mio bacino. I suoi seni tremano ad ogni colpo. Il suo ventre si distende e una sottile patina di sudore e acqua sul suo corpo riflette i raggi picco del sole. A ogni colpo un sospiro sbuca dalle sue labbra e un rantolo dalle mie.. Penso o almeno credo di sentirla scandire vagamente delle lettere. “D…. i….o… “ Il ritmo aumenta, il suo corpo sudato scivola tra le mie dita. Alzo una mano e afferro i brandelli del costume per continuare a ...
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