Angela
Data: 15/11/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Spazioblu, Fonte: Annunci69
... illuminato gli occhi. Frastornato dallo schiaffo ricevuto, ma più che altro inviperito con me stesso per non essere stato sufficientemente attento quando mi ero appartato con Egle, uscii dalla stanza e ritornai al lavoro.
Mi apre, mi saluta come se fossi il garzone del fornaio “ah ciao, entra entra e posa lì la borsa, non credo ti servirà”. Ha qualcosa di strano, certo l’abbigliamento non è quello da lavoro, mi sembra piuttosto ricercato, ma è lo sguardo ad essere completamente diverso.
“Bene caro mio, a te la scelta o le foto sulla scrivania del dirigente e magari, dopo anche su qualche giornale, oppure….”, “oppure?”, chiedo incuriosito.
“Lavoro tutto il giorno, quando torno a casa sono piuttosto stanca per occuparmi anche delle faccende domestiche, cosa ne dici di occupartene tu?”
Spalancai gli occhi, “non sono mica una servetta, non saprei neanche da dove cominciare”, “appunto”, replica ridendo, “ne ero certa, ecco perché hai bisogno di un addestramento full immersion in questi tre giorni, vedrai che alla fine sarai talmente contenta che mi chiederai di non andare più via”. “Oh scusa, ho detto contenta invece di contento, ma in fondo è giusto che ad una servetta ci si rivolga al femminile, non credi?”.
“Ma smettila con questa farsa”, dico quasi gridando, “spara quanti soldi vuoi e facciamola finita, ho già capito dove vuoi arrivare”.
“Stupido, imbecille, arrogante, credi che se volessi soldi ti avrei fatto venire fin qui? Non fai altro che peggiorare la ...
... tua situazione. Non so che farmene di te, puoi anche andartene. Considera le foto già su quella scrivania. Sparisci ora” e vedendomi immobile in mezzo alla stanza, aprendo la porta d’ingresso ripete alzando il tono della voce “spa-ri-sci”.
“Aspetta, calmati, spiegami meglio cosa vuoi da me in cambio di quelle foto, non credo di aver ben capito”.
“Sei troppo stupido per capire, dovrò mostrartelo di volta in volta, sappi solo che da questo momento tu appartieni a me. La tua volontà vale meno di zero, dovrai fare ogni cosa che ti dirò, ti piaccia o no. Ubbidirai senza replicare e se commetti anche solo il minimo errore, sarò costretta a punirti severamente. Farai cose che non avresti mai pensato di poter fare, le farai solo per il mio piacere e questo dovrà bastarti come motivazione. Sarai costretto a farle anche attraverso il dolore se dovesse essere necessario e spero tanto che sia necessario perché adoro infliggere punizioni fisiche.
Sappi che al termine dell’addestramento sarai completamente soggiogato e sottomesso alla tua Padrona”. Man mano che detta le condizioni il suo volto assume un’espressione sempre più dura e distaccata, la sua voce sempre più ferma e severa.
Io, inebetito, ascolto come se stessi guardando un film, senza replicare. Non trovo le parole per dirle che è pazza se crede, anche solo per un momento, che io accetti il suo gioco, non trovo le parole……… Non le trovo perché…..perché…..perché mentre parla, una strana eccitazione si è impadronita del ...