1. Il viaggio


    Data: 01/03/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: Guzzon59

    ... sostituendo la pena con un lavoro socialmente utile, di volontariato, in una casa di riposo per anziani.Roberta mi ha telefonato la settimana scorsa, in piena crisi di pianto, mi ha supplicato di aiutare Sophia, di portarla lontana da Roma, chiedendomi di ospitarla e cercare di sistemarla nella mia città.Erano circa dieci anni non vedevo Sophia, dal giorno in cui, davanti al giudice conciliatore disse di non volermi più vedere, preferendo restare con sua madre. Accettai la sua decisione con grande dolore. Ho tenuto fede a quella scelta, da quel giorno, mi sono limitato ad aiutarla con i soli alimenti, perdendola di vista.Dopo la morte di mia moglie, mi sono consolato con una vita mondana sfrenata.Con un carissimo amico, anche lui vedovo, cominciai a frequentare i locali notturni. Non era più come ai vecchi tempi. Le ragazze adesso erano spregiudicate, più disponibile a dare tutto, ma sopratutto belle. La maggior parte erano ragazze straniere, che si lasciavano conquistare facilmente.Così senza l�obbligo di dover assistere mio figlio, ormai indipendente, impegnato negli studi universitari, mi dedicai completamente ai divertimenti più trasgressivi.Certe sere mi portavo a casa anche due ragazze alla volta, erano giovanissime, con cui facevo sesso sfrenato fino alle prime luci del mattino.Debbo ammettere che per un uomo di cinquantasei anni mi difendevo bene.Le ragazze partecipavano scopavano con grande slancio, un vero inferno di passione e di bellezza.Un po� alla volta mi ...
    ... feci un giro di donne stabili, così potevo cambiarle a mio piacere.La mia preferita era Debora, una mora Rumena, di venti anni, bella, con occhi verdi. Se non ci avessero divisi trenta anni di differenza l�avrei presa in casa a tempo pieno. Alla mia età comunque non era opportuno fare scelte azzardate. Così mi limitai a frequentarla solo, quando avevo una gran voglia di scopare.Per questi motivi la telefonata di Roberta mi colse impreparato. Ero consapevole che il mio nuovo stile di vita di libertino non si sarebbe potuto conciliare con i doveri di padre.Ma Sophia era il mio piccolo scoiattolo, aveva bisogno di me.La scelta, in ogni caso, non mi avrebbe impedito di soddisfare certi bisogni, solo che avrei dovuto muovermi con prudenza, celando a Sophia la relazione con Debora, che era addirittura una sua coetanea.Certamente non l�avrebbe presa tanto bene.Tuttavia la voglia di ricucire i rapporti con lei, valeva la pena sacrificare quella vita frenetica.Nelle prime ore del mattino arrivai a Roma, dopo aver viaggiato tutta la notte.Roberta viveva in periferia, in una casa a schiera.Quando aprì la porta mi trovai davanti una donna con il volto segnato dalla sofferenza e dal tempo. Aveva solo quaranta otto anni, ma ne dimostrava di più. La vita non era stata generosa con lei.L�abbracciai con tenerezza. Suo marito era a lavoro. In casa c�era la figlia più piccola, Sonia, di quindici anni, una ragazzina molto carina, che mi abbracciò come se fossi un suo parente.�Vieni in cucina! Ti ...
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