1. Il viaggio


    Data: 01/03/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: Guzzon59

    ... gelosia, per gli uomini sconosciuti che l�avevano toccata, posseduta, amata.Tuttavia mi trovai a mia volta a desiderarla fisicamente. Sophia mi piacque subito perché era una ragazza sensuale, attraente e stuzzicante, che suscitava una vigorosa energia sessuale.�Papà!Mi corse incontro, con le braccia aperte. Si calcò contro il mio petto, stringendomi il collo, mentre le sue labbra si schiacciavano sulle guance.In quell�istante mentre la cingevo percepivo l�energia del suo fisico snello, perfettamente allineato al mio. Era una sensazione piacevole sentirla vibrare tra le mie braccia. Ebbi un moto istintivo, provai un atto di libidine, molto simile a quelli che avvertivo, quando stringevo Debora.Mi colse un forte desiderio sessuale che mi sconvolse i sensi.Le mie mani scivolarono lascive lungo la sua schiena. Fu difficoltoso fermarmi appena sorpa i fianchi quando la mente mi suggeriva di andare oltre di scendere giù, stringerle glutei ed impastarli con impeto.Il mio cazzo si era bloccato contro la sua borsa. Per fortuna, altrimenti sarebbe stato imbarazzante giustificare la presenza di quel fagotto osceno.�Tesoro! Mi sei mancata tantissimo!�Anche tu papà! Vado a prendere la mia valigia! Voglio andarmene via! Subito!Intervenne Roberta:�Ma Sophia! Tuo padre è appena arrivato! Sarebbe meglio farlo riposare! Proteste partire dopo pranzo!�No voglio andarmene ora! Papà vado a prendere la mia roba!Girò i tacchi, e oscillando sinuosamente i fianchi ed il culo uscì dalla cucina.La ...
    ... osservai, mentre si allontanava, muovendo flessuosamente il culo, con passo felpato, da pantera. Le gambe erano meravigliose, mentre le caviglie, delicate, spiccavano su quelle scarpe con i tacchi a spillo. La mia piccola era diventata una donna adulta, bella e seducente. Non riuscivo a prendere le distanze da lei. Mi era entrata nel sangue. Il suo corpo mi infondeva un desiderio morboso.Ero come drogato, ormai ero troppo avvezzo a scoparmi ragazze come lei.Quel giorno mi resi conto che la convivenza con Sophia sarebbe stata difficile, perché implicava il controllo forzato dei miei istinti naturali, già messi a dura prova in quel momento.�Diglielo tu! Magari a te ti ascolta!�Lascia perdere! Se vuole partire! Partiamo! Mi riposerò alla prima area di servizio!Sophia ritornò con un trolley ed una borsa. Li presi, salutammo Roberta e Sonia, e ci avviammo verso la macchina.Mentre sistemavo le valigie nel cofano Sophia si accomodò in auto. Quando la raggiunsi, apprezzai meglio il suo corpo. Le cosce spuntavano dalla gonna succinta scoprendo lo scoscio in cui si notava perfettamente il perizoma nero. Le vidi nettamente mentre si perdevano nei glutei. Era una visione impressionante. Sophia era un gran pezzo di figa. Una come lei poteva fare solo un mestiere, l�escort, come la mia Debora.Il suo modo di fare, del resto non lasciava alcun dubbio.Era troppo raffinata, curata nei particolari, soprattutto si vestiva in modo provocante. Le labbra rosse fuoco infondeva un forte desiderio di ...
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