1. 115 - Mamma Rossana e i suoi due gemelli


    Data: 02/03/2020, Categorie: Autoerotismo Incesti Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Etero Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... gli ordinai di liberarmi immediatamente. Non mi risposero nemmeno e si misero a un metro da me e si spogliarono entrambi nudi. Silvano si accucciò davanti al fratello e gli impugnò il cazzo, lo menò fino a farglielo diventare duro e poi ne saggiò il sapore passandogli la punta della lingua sul meato, dal quale fuoriusciva una goccia di liquido trasparente. Si formò un piccolo laccio che univa la lingua di Silvano al cazzo di Valentino. Dissi loro che erano dei maiali porci e che mi vergognavo di essere la loro madre, ma anche questo entrò da un�orecchia e uscì dall�altra. Silvano avvolse poi la cappella del suo gemello io vidi le sue guance rientrare segno evidente che gli stava succhiando fortemente la cappella��..�Ummmhhhhh, bravoooo Silviiiiii���..�Fece scendere gradatamente il grosso e lungo cazzo fino a farselo scomparire in bocca. Lo spompinò per qualche minuto e poi lo fece sfilare e subito appresso Valentino iniziò una analoga operazione.Quando smisero, entrambi avevano il cazzo durissimo ed io non potei fare a meno di constatare ancora una volta che anche in quello erano veramente identici. Si avvicinarono a me e fecero ciò che io non avrei voluto facessero. Mi ispezionarono la figa e naturalmente la trovarono allagata���.�Ehi mami, ci insulti ma poi ti bagni come un zoccola!!!!��Smettetela, smettetela!!!!��Se ci prometti che fai la brava ti liberiamo e poi�� ci divertiamo!!!!�Non capivo più nulla, non ero più padrone di me stessa, il mio cervello mi diceva una ...
    ... cosa mentre il mio corpo mi portava da tutt�altra parte. Quei corpi bellissimi, appena post adolescenziali; lisci come la seta, armoniosi come la musica di un grande compositore erano lì nudi davanti a me, i cazzi svettavano vibranti e mi chiamavano verso di loro. Così capitolai e dissi che promettevo di fare la brava.Scortata dai miei angelici aguzzini, arrivai in camera mia e li giunti Valentino si sdraiò sul mio lettone, a pancia in su con il cazzone dritto a novanta gradi rispetto al suo corpo����Vieni mami, girami le spalle e siediti sul mio cazzo�..�Imbambolata e ormai ipnotizzata obbedii e mi sedetti sul suo cazzo che si infilò fino alla radice nella figa. Compresi, dopo tanti anni di vita coniugale con mio marito, cosa significasse prendersi un bel cazzo dentro la patata. Lo percepii scivolarmi dentro e andare a toccare punti a me sconosciuti, quando poi fu tutto dentro ebbi l�impressione di essere in paradiso, la sua cappella sfregava in fondo alla mia vagina, contro un punto che mi dava delle sensazioni che oserei definire divine. Mi scordai in quel momento di essere la loro madre, mi concentrai solo sul mio piacere. Vidi poi l�altro mio pargolo inginocchiarsi sul letto fra le gambe mie e quelle di suo fratello, mi accorsi che puntava il suo pene contro la figa già occupata da Valentino. Sentii la sua cappella sfiorarmi il clitoride e poi lui spinse con decisione e io urlai. Non si preoccupò affatto di me e del fatto che mi stava dilatando la figa a dismisura, spinse ...
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