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La pecorella e i tre lupi cattivi
Data: 16/11/2017, Categorie: Incesti Autore: Businko, Fonte: RaccontiMilu
... insistente nel chiederle di vestrsi più carina per rinfocolare un po' il loro rapporto e quel giorno le aveva promesso di portarla a pranzo in un bel ristorante del centro. Lucia non aveva alcun bisogno di quel tipo di attenzioni, ma il suo carattere accomodante aveva avuto la meglio. Se il marito voleva quello, quello gli avrebbe dato. Inutile dire che Antonio aveva chiamato qualche minuto prima per dirle che avrebbe fatto un'oretta o forse due di ritardo.I tre ragazzi quando la videro strabuzzarono gli occhi: nessuno aveva idea che la madre di quello stronzo d'Andrea fosse così fica!In un attimo Andrea capì che era troppo tardi sia per dire ai ragazzi di rimandare il pomeriggio di studio, sia per dire alla madre di andarsi a cambiare. In ogni caso sarebbe stato troppo imbarazzante dirle una cosa del genere e probabilmente lei non ne avrebbe capito il motivo. Ed infatti Lucia salutò i ragazzi con sorpresa ma non preoccupandosi minimamente del suo abbigliamento. Anzi, aveva un piacevole senso di soddisfazione nel vestirsi elegante dopo tanto tempo.I ragazzi salutarono un po' imbarazzati e così Lucia usò tutta la sua gentilezza per far sentire a proprio agio gli amici del figlio: "Avanti, se mi date una mano ora prepariamo qualcosa per pranzo, dovrei avere ancora un po' di tempo".Andrea: " Avanti mamma, non puoi preparare qualcosa mentre noi cominciamo a studiare?"Gianluca: "Ma che dici Andrea? Per favore signora, ci lasci fare qualcosa. E' così imbarazzante piombarle in casa ...
... così, la prego".Gli altri presi da un'improvvisa complicità collettiva rincararono la dose. In men che non si dica i ragazzi si tolsero i cappotti e si misero in cucina "agli ordini" della signora ed Andrea si ritrovò ancora con la cartella addosso ad assistere alla scena di sua madre, acchittata a quel modo, con i tre ragazzi intorno. Quella scena lo mise subito di cattivo umore. Dalle facce arrossate dei tre era ovvio immaginare cosa stavano pensando. Qualsiasi altra donna già se ne sarebbe accorto, quella fessa di sua madre no! Così quando sua madre gli chiese come fosse andata la scuola lui, preso dalla rabbia del momento, rispose in modo secco e maleducato.Lucia gli si girò e lo guardò freddamente. Non le piaceva che suo figlio avesse quell'atteggiamento davanti a quei ragazzi e lo spedì subito a "schiarirsi le idee" in camera sua."Non sono un bambino mamma! io non volevo...""Per ora vai in camera tua a pensare a quelloc he hai fatto mentre noi prepariamo il pranzo. Ti chiameremo quando sarà pronto".Quella voce non lasciava spazio a repliche, conosceva bene sua madre. Dirigendosi in camera sua notò con la coda dell'occhio il ghigno di Damiano. Sperò di esserselo inventato e, sempre più rabbuiato, se ne andò in camera.Non riusciva a stare tranquillo. Attaccava l'orecchio alla porta per sentire cosa succedeva di là. Sentiva la madre ridere.In cucina intanto i tre ragazzi stavano facendo i buffoni per fa ridere la donna. Sembrava una gara di pavoneggiamento. Non sempre le ...