1. Il suocero singolo.


    Data: 07/03/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: Guzzon59

    ... eccitata che lo costrinsi a scoparmi senza risparmiare energie. Mi sentivo il fuoco greco che bruciava dentro, possente, ogni singola cellula.Giulio mi aveva toccato i tasti giusti. Le sue parole risuonavano nella mia testa provocandomi delle sensazioni inaudite. Mi aveva fatto sentire una donna desiderata. Per questo fui colta da una voglia di sesso che non riuscì a controllare, energia allo stato puro.Andrea rimase stupito dello stato di eccitazione in cui mi aveva trovata:�Che ti ha preso? Ti ha morso la tarantola?�Peggio! Forse è il clima estivo! questa isola incantata mi ispira, mi sento il corpo bruciare!�haha allora provvedo immediatamente a spegnerlo!Preliminari accurati, carezze, baci, tutto contribuiva a rendere quei momenti eccezionalmente meravigliosi. Il mio corpo era cibo piccante per Andrea che fremeva come un fuscello tormentato da una tempesta violenta.Quando ero nelle sue braccia, durante le profonde ed intese penetrazioni, la mia mente rievocava la dolce voce di Giulio, le sue parole risuonavano ancora vive �sto ammirando il tuo corpo�, e come se mi avesse detto �sto desiderando il tuo corpo�.Quei pensieri venivano somatizzati in un impeto estremo che realizzai stringendo Andrea dalle spalle, graffiandolo nella schiena. Volevo godere e provare solo piacere, lo esigeva il mio corpo, lo voleva la mia mente.�Martina sei posseduta dal diavolo? Cristo che ti prende stasera? Sei una vulcano!�Si iiiiiiiiiiii voglio godere! Scopami con forza si ...
    ... iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii mmmmmmmmmmIl giorno seguente mi accorsi che Giulio mi evitava, inventava qualsiasi scusa per allontanarsi da me e sottrarsi da qualsiasi tipo di contatto.Mi sentivo amareggiata perché mi mancavano le sue attenzioni.Si dice che in amore vince chi fugge. Non so se fu una tattica, ma sta di fatto che quel modo di comportarsi mi faceva incazzare, aumentando la voglia di avere con lui un�altra occasione di intimità, di sentirmi nuovamente corteggiata.Le vacanze finirono. Una volta tornata a Milano, la vita riprese con i ritmi di sempre.Quella notte, comunque, fu difficile da dimenticare. La sua voce calda, l'atmosfera che aveva creato con le sue parole sussurrate alla luna, avevano inciso un solco profondo nella mia mente.Arrivammo alla vigilia di Natale. Giulio volle che la festività venisse celebrata in casa sua.Voleva rivivere una serata con un clima domestico, con suo figlio, me e la sua compagna. Nessun ristorante.Verso le diciotto chiamai Andrea per fissare con lui un appuntamento.�Andrea come sei messo?�Ciao Amore! Sono incasinato! Quello stronzo di Russo non si è presentato stamattina! Il suo aereo dovrebbe atterrare tra un�ora circa.�E ora?�Volevo mandarlo a fanculo! Ma penso che il capo non sia d'accordo!�Chicco! appena ti sblocchi avvertimi così mi regolo! Un bacione!�Va bene amore! Ti chiamo io! Un bacione!Erano passate da poco le sette di sera. Andrea non aveva ancora richiamato. Stavo per consultare gli orari della metropolitana, quando squillò il ...
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