1. Storia di un feticista


    Data: 11/03/2020, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... fare baldoria, sia in casa che fuori, con gli amici. Ma invece, questa volta, era letteralmente sparito. Non si era mai fatto sentire.“Te l’ho detto” rispose Francesco. “I miei mi hanno raccomandato di prestare più attenzione alla casa, di stare attento a mia sorella… scocciature”.“Ma per favore!” protestò Stefano. “Tutti noi abbiamo i momenti in cui i nostri genitori sono fuori, e tu anche li hai avuti in passato. Ma nessuno si comporta come stai facendo tu ora. Dì la verità: hai qualche ragazza per sotto le mani, e non vuoi che si sappia in giro?”.“No, Stefano, non c’entrano le ragazze” disse Francesco.“E allora cosa?” chiese Stefano, curioso. Era abbastanza seccato dal fatto che Francesco non volesse confidarsi con lui.“Te l’ho detto, Stefano!” urlò Francesco. “E’ inutile che continui a chiedere. Ti ho detto le cose come stanno; se mi vuoi credere bene, altrimenti non so che dirti”.“E’ ovvio, non ti credo” disse Stefano, alzandosi dal tavolino. “Tu stai cercando di nascondere qualcosa. E questo mi dà fastidio, perché noi due siamo amici, e non ci dobbiamo nascondere le cose. Non ti voglio obbligare a dire cose che non vorresti, ma almeno non mentire, cazzo. E’ palese che sta succedendo qualcosa. Ma sappilo, io prima o poi lo scoprirò. Ci vediamo” tagliò corto, e se ne andò.Francesco rimase qualche minuto da solo, seduto al tavolino del bar, a riflettere. Sua sorella aveva spezzato tutti gli equilibri: influenzava il suo modo di vivere in casa, e stava turbando le ...
    ... relazioni che lui aveva con la gente: prima con le sue amiche, ora anche con i suoi amici; e non stava muovendo un dito. L’inferno sarebbe stato quando sarebbero tornati a casa i genitori, che già, prima della partenza, avevano notato qualcosa di strano. Era praticamente sotto scacco. E sua sorella ne godeva.Quando fece ritorno a casa, dopo aver fatto la ricarica al cellulare di sua sorella, trovò le due ragazze in cucina, che mangiavano qualcosa; lui, invece, aveva fatto colazione al bar, col suo amico.“Era lunga la fila per le ricariche, scommetto” commentò sarcastica Sara, una volta che Francesco era entrato.“Non era lunga la fila” rispose Francesco. “Mi sono fermato a prendere qualcosa al bar”.“E nemmeno hai portato qualcosa a tutt’e due?” chiesa Sara, quasi severa. “Sei proprio un buono a nulla. Mi ero quasi dimenticata che sei un egoista di razza. Ti addestrerò anche su questo. Ma ora passiamo al sodo: io e Valeria gradiremmo che tu ci lavassi i piedi. Vai a prendere due bacinelle e riempile di acqua”.Francesco, come un robot, andò in veranda a prendere due bacinelle, e le riempì di acqua tiepida e sapone.Le due ragazze si sedettero sul divano, sfilandosi le pantofole.“Dai un’ultima annusata ai miei piedi puzzolenti, prima che poi me li lavi” disse Valeria, alzando un piede a mezz’aria. Francesco si inginocchiò, e prese tra le mani il piede di Valeria: emanava sempre lo stesso odore paradisiaco, che sconvolgeva la mente di Francesco. Era anche leggermente impolverato. ...
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