1. Storia di un feticista


    Data: 11/03/2020, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... solo di feticismo. Anche di sottomissione. Sai quante risate si faranno i tuoi amici, dopo aver scoperto che ti piacciono le donne volgari dell’est che sottomettono uomini nudi. Farai sicuramente una bella figura. E nel peggiore dei casi, dirò tutto anche a mamma e papà. Devono pur smettere di pensare che il loro maschietto sia un Dio. A te la scelta” rispose Sara. “Tanto” aggiunse “Qualche tuo amico già sospetta di qualcosa; Stefano si è accorto che io ti ho bloccato solo guardandoti negli occhi”.L’idea che i suoi amici venissero a sapere di questa sua passione lo facevano morire di vergogna.“Scusami Sara” disse Francesco. “Farò tutto quello che vuoi. Ti leccherò i piedi sabato sera in discoteca. Troveremo un posticino più riservato e tranquillo?”.Sara mollò un ceffone a Francesco.“Quante volte ti devo dire che non mi devi chiedere scusa?” disse Sara. “Le tue scuse sono dettate dalla paura e dalla vergogna. Accetterò le tue scuse solo quando saranno sincere. Ed ora non lo sono per niente. Riguardo il posto in cui farlo, lo faremo dove me ne verrà voglia”,Francesco sperava che tutto ciò sarebbe finito il prima possibile. Amava la dominazione della donna sull’uomo, ma quella era piuttosto una vera e propria tortura psicologica.“Sì padrona” disse Francesco, un po’ per l’eccitazione, un po’ per intenerire sua sorella, che sorrise.“Piccolo” disse Sara, continuando a sorridere. “Ma tu lo sai che ho una bella sorpresa per te, per sabato sera?”.Francesco tremò. Che intenzioni ...
    ... aveva, ora, sua sorella?“Quale sorpresa padrona?” chiese.“E se te lo dicessi ora perderesti tutto il gusto” rispose Sara. “Non sarebbe più una sorpresa. La sorpresa è bella perché scoprirai di cosa si tratta solo al momento. Credo proprio che ti piacerà un mondo, cagnolino. Comunque vado a mangiare qualcosa, sto morendo di fame. Nel frattempo riordina in camera mia; dopo deve sembrare come nuova. E’ chiaro cagnolino?”.“Sì padrona” fu l’unica risposta che Francesco seppe dare.“Bene!” disse Sara, che si alzò dal suo lettino e si avviò in cucina, lasciando Francesco da solo in camera sua; stava tremando, chiedendosi cosa Sara avesse deciso di combinare quel fatidico sabato sera.Francesco riordinò in camera di Sara meticolosamente. Lui non se la cavava male a riordinare le cose, solo che era molto sfaticato, ed aveva paura che sua sorella facesse la pignola solo per il gusto di fargli rifare le cose, come aveva fatto per il letto.Evitò di guardare sua sorella negli occhi quando tornò in cucina. Si era pentito di averla chiamata padrona. Alcune volte, l’idea di sottomettersi ai piedi di sua sorella lo eccitava come non mai; altre volte, invece, lo imbarazzava da morire; un po’ perché era sua sorella, un po’ perché cominciava seriamente ad odiarla, dopo tutto quello che gli stava facendo passare. Aveva intenzione di farsi leccare i piedi in pubblico, in discoteca: sarebbe stato il massimo dei disonori, quello di farsi trovare inginocchiato ai piedi di sua sorella, mentre glieli ...
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