Storia di un feticista
Data: 11/03/2020,
Categorie:
Feticismo
Masturbazione
Tabù
Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster
... si stava vendicando, e non era il momento adatto per farsi intenerire. Che fare? Ammazzarla, inscenare una rapina, e finirla lì?Poi gli venne una grande idea. Visto che sua sorella non parlava di svegliarsi, Francesco prese le sue ciabattine, molto cautamente, e se le portò al naso: avevano un ottimo odore. Poi annusò i piedi di sua sorella: rispetto all’ultima volta erano leggermente più odorosi, ma sempre di meno rispetto a quelli di Valeria. Ma per Francesco quello non era un problema; che fossero più o meno odorosi, non era una cosa fondamentale. Quello che importava era che i piedi fossero belli. E i piedi di sua sorella parevano disegnati da un artista. Stette circa dieci minuti ad odorare, e minuto dopo minuto il suo membro diventava sempre più grande.Poi decise di giocarsi il tutto per tutto. Scrisse un bigliettino: ERA UN PECCATO SVEGLIARTI. RISCALDA LA PIZZA QUANDO TI SVEGLI. FRANCESCO.Poi corse in camera di Sara il più in fretta possibile, e chiuse la porta a chiave.Aprì la scarpiera, e prese tre paia di scarpe: un paio di cuoio, un paio col tacco, e un paio di ballerine. Le annusò tutte e tre: quelle col tacco non sapevano di nulla, e le posò immediatamente; quelle di cuoio puzzavano leggermente; e le ballerine, ovviamente, erano quelle che odoravano di più. Posò anche le scarpe di cuoio, e si stese sul lettino di sua sorella, slacciandosi i pantaloni e portandosi le ballerine al naso. Respirò a pieni polmoni l’odore paradisiaco delle scarpe di sua sorella, poi ...
... cominciò a toccarsi il pene, che crebbe a dismisura; qualche secondo di tempo, e venne abbondantemente; pervaso di piacere, Francesco cercò di ricomporsi il prima possibile; mise in ordine in camera di Sara, e corse in cucina, per controllare la situazione: fortunatamente Sara dormiva, ancora nella stessa posizione di prima; Francesco si chiese se non fosse il caso di mangiare pizza e cornetto; ma poi si disse che avrebbe voluto dare una buona impressione a Sara, così rimase tutto sul tavolo ad andò in camera sua, approfittando del sonno di Sara per accendere un po’ il condizionatore in camera sua, che negli ultimi giorni era diventato un forno.Quanto amava sua sorella che dormiva: poteva fare quello che voleva, poteva accendere l’aria condizionata, e soprattutto poteva darsi alla pazza gioia alle sue scarpe. Si chiese se non era il caso di metterle i sonniferi nei pasti, ogni tanto.Erano le due di notte, e Francesco dormiva beatamente nel suo lettino, con l’aria condizionata accesa. Si sentì chiamare silenziosamente: Sara era lì, seduta sul suo letto. Francesco spense istintivamente il condizionatore.“No, accendilo” disse Sara. Francesco eseguì.“E’ stato un pensiero molto carino, lasciarmi il bigliettino” disse Sara sorridendo. Francesco era imbarazzato: non si aspettava quella dolcezza da sua sorella; anche perché non ne avevano mai condivisa.“Ero stanchissima” continuò Sara. “Non ti ho sentito arrivare. E’ stato bello trovare la sorpresa sul tavolo. Camera mia è un forno ...