1. Storia di un feticista


    Data: 11/03/2020, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... con uno schiaffo già obbedisci, figuriamoci con altro. Quando poi tu eri il tipo da voler fare il galletto”.Francesco guardò per terra. Sentiva il volto in fiamme. C’era un motivo valido, se a parlare per prima era stata lei; aveva un carattere molto forte e sicuro di sé. Cominciò a sospettare che lei fosse la leader del suo gruppo di amicizie.“Sapete questo chi è?” chiese a qualche ragazza, che evidentemente non conoscevano bene Francesco. “E’ il fratello di Sara, la ragazza bionda con cui ho parlato prima di salire. Sara è la tipica ragazza che mi piace. E’ una che non se la tira, e soprattutto è una che si fa i fatti suoi. E questo cornuto di suo fratello, invece di apprezzare sua sorella per quello che era, le rompeva il cazzo giorno per giorno. Avrei voluto vedere se avesse avuto una di quelle ochette pettegole e vanitose come avrebbe reagito. Ma forse è quello che avrebbe meritato. Sara ha avuto la fortuna di trovarlo con le mani nelle mutande, e ha approfittato per pianificare una sua vendetta personale. E infatti, questo stronzo sta avendo quello che si merita. Sara è stata a dir poco geniale. Il suo piano finale è che tutte le ragazze di cui si fida debbano sapere quanto pervertito sia suo fratello, una cosa di cui tutte le altre persone, tra cui i suoi amici, dovranno rimanere all’oscuro. E questo è il suo Jolly. Se caso mai Francesco sgarrasse dai piani rispettati, lo sputtanerà per l’intera città. Io l’avrei fatto subito, questo porco mi sta sui coglioni, e io ...
    ... gli avrei già fatto perdere la faccia”.Francesco non poteva credere alle proprie orecchie: allora Sara aveva programmato tutto con la massima precisione.Forse era questo ciò che intendeva: se si fosse comportato bene, avrebbe goduto ad essere umiliato da quelle ragazze; se si fosse comportato male… beh, sarebbe stato sputtanato per l’intera città.“Perché ti piacciono i piedi, Francesco?” chiese un’altra ragazza, con cui non aveva mai parlato prima.“Schiavo!” urlò la bionda leader. “Dovete chiamarlo schiavo, che sono queste cose? Lui è uno schiavo, e da schiavo va trattato”.“Io proporrei anche faccia da culo” disse un’altra.“Fate così” concluse la leader. “Ognuna di voi lo chiami con l’insulto che più le piace. Lui invece dovrà chiamare padrona ognuno di noi. Facciamo così! Ognuna sceglie un insulto, e lo chiamerà così per tutto il tempo. Ci state?”.Ci fu un mormorio di eccitazione. Le ragazze accettarono.“Bene” disse la bionda. “Io lo chiamerò schiavo. Semplicemente schiavo. Voi altre invece?”.“Faccia da culo” rispose quella che aveva proposto quel nomignolo.“Leccapiedi!” esclamò un’altra.“Verme!” urlò un’altra, ridendo come non mai.“Troia” disse un’altra, spietata.Le altre tre decisero per “Fallito”, “Pisellino” e “Pervertito”.“Benissimo” disse sempre la bionda; era quasi sempre lei a prendere il gioco in mano. “Ora che abbiamo deciso i tuoi nomi, schiavo, passiamo al sodo. Spegni la luce principale, e vieniti ad inginocchiare a me. Muoviti!”.Francesco si avviò verso la luce, ...
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