1. Storia di un feticista


    Data: 11/03/2020, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... che il mio schiavo li trovasse troppo puliti. Altrimenti che sfizio c’è? Deve essere lui a lavarmeli”.Francesco non rispondeva, cercando di concentrarsi sul cibo, per evitare di pensare ai piedi di sua sorella.Sara sapeva l’effetto che aveva sortito su suo fratello, e sorrise divertita.Appena dopo pranzo Francesco si alzò per levare di mezzo, ma Sara lo fermò:“No, non togliere niente. Voglio vedere il mio schiavo come se la caverà oggi. Sarà il tuo primo compito. Immagino già la sua faccia sorpresa” e scoppiò a ridere.‘Eh sì’ pensò Francesco ‘Tu non sei una padrona come le altre, tu sei una padrona speciale!’.“Siediti sul divano, aspetteremo qui” disse Sara, continuando a camminare a piedi nudi, strisciando i piedi per terra.Mise i piedi in faccia a Francesco, e gli chiese, sempre fingendo indifferenza:“Puzzano? Non li ho lavati ieri sera apposta per il mio schiavo”.Francesco annusò: odoravano esattamente come la sera prima, solo che erano un po’ più sporchi.“Basta così!” urlò Sara, levando i piedi dalla faccia di Francesco. “Ti ho chiesto solo l’odore com’è, non ti ho ordinato di annusarli!”.“L’odore è più forte delle altre volte” rispose Francesco. “Ma i piedi non puzzano eccessivamente. I piedi di Valeria e di Jessica puzzano di più”.Sara sorrise.“Dovrei essere fiera di me stessa e del mio corpo. Oltre ad avere un bel corpo, non ho nemmeno problemi di sudorazione o di cattivi odori. Ci pensi, Francy?”.Francesco guardò sua sorella con ammirazione. Per anni ed anni non si ...
    ... era accorto di chi stava al suo fianco. Praticamente una dea, e lui l’aveva sempre trattato uno schifo. E come aveva detto lei, ora lui stava subendo quello che meritava.Sara andò in camera a cambiarsi: indossò un pantaloncino di jeans molto corto, ed una canottiera bianca, che risaltava il suo splendido seno, senza nient’altro sotto. Ed ovviamente, stava a piedi nudi.Dopo qualche minuto suonò il citofono, e Sara corse a rispondere.“E’ lui, lo schiavo. Vai ad accoglierlo alla porta, per lui sarà più umiliante essere accolto da un maschio!”.Francesco aprì la porta, e dopo qualche secondo arrivò un ragazzo: era tutto sudato e tremava.“Ciao” disse Francesco, perché lo schiavo non proferì parola.“C-ciao” disse il ragazzino, con una voce tremante. “C-c’è Sara?”.“Sto in cucina, entra!” urlò Sara dalla cucina.Francesco lo fece accomodare.Il ragazzino rimase incantato quando vide Sara.Sara si mise le mani ai fianchi, e disse, spietata:“Questo è il tuo modo di salutare la tua padrona, verme? Standotene lì impalato? Dove hai imparato l’educazione?”.Il ragazzino arrossì, e corse ad inginocchiarsi ai piedi di Sara. Glielo baciò con devozione, dicendo:“Mi scusi, padrona, mi scusi. E’ che sono così emozionato di stare al cospetto di una padrona come lei!”.“D’accordo, lasciamo stare” disse Sara. “Il pagamento è anticipato”.Francesco non era stupito del tono autoritario che assumeva sua sorella. E lo schiavo obbedì senza batter ciglio, incantato dalla bellezza e dai modi di fare di Sara.Prese ...
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