1. La tentazione del curato.


    Data: 24/08/2017, Categorie: Etero Autore: Michelangelo69, Fonte: Annunci69

    ... averla salutata e svolte le frasi iniziali le chiesi di che mai avesse peccato, visto che quella creatura la conoscevo fin dalla nascita avendola battezzata..pura come l’ acqua nei suoi occhi d’ innocenza era palpabile, dalla morte del padre poi per quanto possibile tale figura era riposta della mia persona.
    
    “Cara Bettina dimmi dunque qual’ peccato grava sull’ anima tua..” esordii con pacatezza.
    
    La fanciulla palesemente a disagio si sfregava le mani con lo sguardo basso, reticente nel confidarsi al suo confessore.
    
    La guardai bonario con quel sorriso di dolce comprensione aggiungendo solo “..quando vuoi tu..”
    
    “Vede Don Lino..” esordì lei “..di recente, desideri impuri s’ insinuano nella mia mente..” interrompendosi.
    
    “Dunque è questo..” pensavo tra me e me, sollevato che la mia protetta fosse preoccupata solo di quella naturale ruota della vita che le avrebbe prima o poi donato le gioie del piacere.. stimoli che amando l’ artefice del creato non erano mai stati sviluppati in me, visto che tramite lui amavo tutte le creature a cui aveva donato la vita.
    
    Le sue mani d’ un tratto di poggiarono sulle gambe, indossava un vestito leggero estivo forse non troppo adeguato al luogo di culto, ma con quel caldo difficile criticarla..
    
    “Vede..” proseguì “..la sera nella mia cameretta..a volte uno strano desiderio mi coglie..cresce dentro di me.. sensazioni nuove mi turbano a volte..” s’ interruppe con un deciso rossore sulle guance.
    
    Andava aiutata e dissi ..“prosegui ...
    ... Bettina, nostro Signore non critica o giudica ma comprende attraverso l’ atto confessionale..”
    
    “Vede Don Lino sono confusa, è stato lungo il fiume la calura quel giorno era opprimente.. così con Lucilla siamo scese lungo lo sterrato ed attraversato il vecchio ponte, sull’ ansa vicino il vigneto c’ è una spiaggetta tra gli alberi ed il canneto.. ci siamo rinfrescate e stese all’ ombra..è stato allora..”
    
    La guardai senza parlare attendendo riprendesse.
    
    “Lucilla mi è venuta vicino ed un bacio mi diede senza motivo..”
    
    “Lo sai che ti vuole bene, siete cugine e state sempre insieme..” dissi.
    
    L’ imbarazzo della ragazza era ormai palpabile, le mani fremevano scivolando lungo le gambe, la voce incrinata mostrava l’ irrequietezza dentro l’ anima sua..
    
    “Vede signor Parroco.. ci eravamo tolte il vestito, faceva un gran caldo e lì all’ ombra sdraiate sull’ erba la mano di Lucilla iniziò a toccarmi la coscia, sempre più su.. scivolando tra le mie in cerca di luoghi oscuri”
    
    Una lieve smorfia di disappunto per un’ attimo adombrò il volto mio, non stava bene ma non era nulla d’ irreparabile se nel sbocciar della vita un lieve peccato coglieva un simile fiore..
    
    Lei proseguì:
    
    “Mi disse che ove studia in città le amiche le avevano insegnato dei giochi.. e che voleva insegnarli a me..”
    
    Aggrottando la fronte le chiesi con lo sguardo di proseguire.
    
    “Lei si è tolta la maglietta di cotone e mi ha detto di toccarle le piccole roselline sul petto..poi lo ha fatto a me, ...