1. Eroticamente suocera ....


    Data: 13/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Dayoftunder, Fonte: Annunci69

    ... toccarci, o meglio per strusciarci. Un giorno in corridoio le ho dato una manata piuttosto insistita sul culo, lei si è girata e mi ha fatto l’occhiolino. Un’altra volta è stata lei a passarmi la mano sul petto, a lasciarla scendere verso i pantaloni e a stringerla intorno al cazzo in bella mostra.
    
    Insomma, avevamo siglato in segreto una intesa con gesti più che espliciti, anche se non ci eravamo scambiato una parola al riguardo. Serviva soltanto una occasione propizia per andare oltre gli ammiccamenti e gli sfregamenti. E la cosa cominciava a metterci ansia, perché la voglia cresceva.
    
    Mia moglie mi rimproverava che, da qualche giorno, ero diventato insofferente e scontroso e attribuiva questo mio stato al fastidio dell’ennesima, noiosa vacanza in famiglia. Non poteva certo sospettare che suo marito era sovraeccitato nientemeno che per sua madre, una donna che ancora sfidava l’età per l’energia e l’aspetto altero che la contraddistinguevano, ma che certo non poteva essere scambiata per un oggetto del desiderio.
    
    E invece possedere quella donna attempata, farle riemergere tutte le voglie represse, sottomettere una personalità così forte e decisa all’imperio del sesso, stava diventando per me una piccola, morbosa ossessione. Non aspettavo che di restare solo con lei per qualche ora, dovevo inventarmi qualcosa.
    
    L’ultimo giorno dell’anno... mentre erano tutti pronti per uscire a fare un giro tra i negozi per i regali di capodanno, finsi di avere un improvviso forte mal ...
    ... di testa. Simulai di prendere un’aspirina e mi misi a letto. Ci fu più di qualche sbuffo, ma alla fine la comitiva familiare si decise a fare a meno di me. Sperai fortissimamente che mia suocera cogliesse l’occasione per liberarsi anch’essa dall’impegno. E così fu. Disse alle figlie:
    
    “Sentite, andate voi, resto qua io con Tunder (il diminuitivo con cui mi chiamavano familiari ed amici), dovesse aver bisogno di qualcosa, non vi preoccupate”.
    
    Mia moglie si offrì lei di restare a casa, ma mia suocera fu brava a dissuaderla. Non appena il resto della famiglia fu uscita di casa, mia suocera si precipitò in camera mia, si avvicinò al letto e mi passò una mano sulla fronte.
    
    “Stai davvero male? Mica avrai la febbre?”.
    
    “Sì, ho la febbre, ma non puoi misurarla sulla fronte…”.
    
    Sorrise beffarda:
    
    “Sì, so io dove devo controllare……”.
    
    E affondò la mano sotto le coperte fino a incontrare il cazzo che pulsava prepotentemente dentro gli slip.
    
    “Ma questa è febbre da cavallo!” disse con accento falsamente preoccupato “non ci fai niente con l’aspirina…”.
    
    Ciò detto....la vidi spogliarsi con una velocità impressionante e infilarsi nuda nel mio letto. Nel frattempo anch’io mi ero liberato di ogni cosa e, giratomi di fianco, avevo aperto le braccia ad accogliere quel corpo tanto desiderato. Aveva quasi settant’anni, ma trovavo straordinariamente seducenti quella carne vissuta, ma ancora non raggrinzita, quelle mammelle enormi con capezzoli ancora turgidi, quelle coscione e ...