1. Serata fuori programma


    Data: 14/03/2020, Categorie: Etero Lesbo Sensazioni Autore: A_Scrittore, Fonte: RaccontiMilu

    ... silenzio. - "Divorzierete?"-�-"Non lo so ma ora che me lo hai detto ho bisogno di uscire con qualcuno..."-mormorai.�Lei aggrottò la fronte e inarcò di poco un sopracciglio.�-"Stasera la mia migliore amica Sonia darà una festa... te la ricordi no? Quella a cui davamo sempre un passaggio quando ero al liceo... alta, snella, chioma rossa ribelle, simpaticissima..."-�-"Come no?"- le sorrisi -"Certo!"-�-"Come ti dicevo stasera c'&egrave una festa in piscina... l'ingresso &egrave libero... la svolge nella villa che gli hanno lasciato i suoi genitori. &egrave grandissima, mà! Ci sono stata l'anno scorso... ha una piscina veramente fantastica! Ha invitato tantissime persone, ci sarà gente anche della tua età... "-�-"Mi sembra strano che abbia invitato pure i grandi..."- distolsi per un secondo lo sguardo.�-"Sonia &egrave così... &egrave espansiva... credo che i grandi saranno i genitori dei ragazzi ma fino a quarantacinque anni. Più vecchi non li vuole... Quindi sei perfetta... vedila come un'opportunità, ma!"-�-"Intanto ti accompagno, poi vedremo..."-�-"E dai mà..."- Clara mi fece gli occhi dolci a cui non sapevo mai resisterle e inarcò verso il basso le sue labbra carnose in segno di tristezza. -"Potresti conoscere nuova gente..."-�Mi alzai e me ne andai confusa. Non sapevo se andarci o no, ero combattuta. Una parte di me diceva che non dovevo, l'altra stravedeva per andarci. Restai sul limbo fino alle sette e quarantatré, orario in cui Clara mi ripresentò la proposta.�-"Intanto ...
    ... ti accompagno... poi vediamo..."-�Mi vestii come tutti i giorni, esattamente come se andassi al lavoro, solo con qualche miglioria in più data l'indecisione. Indossai un abito verde acqua a maniche lunghe con uno spacco a V coperto dai lacci, pantaloni aderenti neri e degli stivaletti col tacco marroni. Mi piaceva essere notata dai giovani e finalmente ne avrei avuta la possibilità. Una parte di me gioiva di fronte allo specchio.�-"Dai mà, muoviti o faremo tardi!"-�Dopo quelle parole andai in bagno e mi truccai dando un leggero eyeliner attorno ai miei occhi in modo da metterli in risalto. Dentro di me ero sempre più sicura che sarei andata insieme a mia figlia.Salutai mio marito con un finto bacio sulle labbra. Uscita dal portone di casa e giunta in macchina ebbi una scossa lungo tutto il corpo. Ero elettrica, avrei di nuovo mostrato la mia bellezza e forse avrei trovato anche qualcuno con cui sfogarmi.�Arrivammo in tempo alla festa in una location isolata e di campagna; lasciai mia figlia fuori al cancello d'ingresso. Già da fuori potevo udire gli schiamazzi e la musica elettronica un po' vecchio stampo. Sull'orologio della macchina erano segnate le nove in punto. Quella serata sarebbe stata mitica. Parcheggiai sullo sterrato e scesi dall'auto lasciando il cellulare nel cassettino lato passeggero. Non volevo rogne. Presi la borsetta mettendomela sulla spalla e all'ingresso il bodyguard mi fece mostrare la carta d'identità.�Dentro era magnifico... c'erano un sacco di ragazzi ...
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