1. Il ciccione e la collega


    Data: 17/11/2017, Categorie: Etero Autore: diegomoto2, Fonte: RaccontiMilu

    ... bevuto entrambi non &egrave saggio mettersi al volante, ti presto una delle mie camice e per stanotte dormi qui, così domani puoi rimetterti il tuo vestito asciutto e pulito e andare a casa, tanto fa così caldo che si asciugherà durante la notte--Ma, io non lo so--Dai Cinzia &egrave il minimo per farmi perdonare--E va bene allora, posso anche approfittare della doccia o chiedo troppo?--Ti prego fatti pure una doccia, la lavatrice &egrave in bagno metti tutto a lavare mentre io ti prendo una camicia-E così feci, mentre lei entrava dentro il bagno io andai nella mia stanza alla ricerca di una camicia abbastanza grande per lei. Nessun abito della mia ragazza le sarebbe mai entrato, ne intimo ne altro, quindi le presi una semplice camicia a righe che avrebbe dovuto farle anche da accenno di gonnellina. Bussai alla porta del bagno e lei mi disse di entrare per posare la camicia sul lavandino. La mia doccia ha una parete a vetro smerigliata e dietro di essa riuscivo ad intravvedere quella sagoma grosso e nuda mentre si strusciava il seno e il sedere, la cosa mi eccitò al punto che mi trattenni là per più tempo del dovuto, senza dirle niente posai la camicia ed uscii, appena richiusa la porta porta la mano sulla patta dei mie pantaloni e la trovai gonfia per l'eccitazione. Scossi la testa e subito dopo tornai il cucina a preparare la torta, con tanto di panna montata e guarnizione di fragole extra. Quando Cinzia uscii dalla doccia arrivò in cucina e mi si avvicinò alle spalle, mi ...
    ... cinse i fianchi e mi diede un bacio sul collo sussurrandomi grazie all'orecchio. Io mi irrigidii un attimo sentendo le sue grosse tette contro la mia schiena. Poi sentii le mani di lei scivolare dai miei fianchi sul davanti, accarezzandomi la patta con la mano destra, eravamo entrambi troppo grassi perché lei potesse cingermi con entrambe le braccia, così scivolò goffamente e si mise tra me ed il tavolo mentre la mano destra di lei continuava a carezzarmi l'asta da sopra il pantalone e la sinistra invece mi carezzava il petto. Quando mi fu davanti vidi il suo viso così candido incredibilmente rosso sulle guance, e capii che era ubriaca e disinibita. Io arretrai appena dicendo-Cinzia ma che fai? Fermati sei ubriaca-Mi costò molto dire quelle parole, anche perché vederla con addosso la mia camicia era davvero eccitante per me, il suo seno era così grosso che sembrava che i bottoni stessero per strapparsi. Lei sorrise, mi afferrò per la cintura e mi avvicinò a se sollevandosi in punta di piedi per baciarmi visto che mi tirò verso di lei tirandomi la cravatta. Reagii timidamente al bacio, ma quando lei mi prese la mano e la portò sotto alla sua camicia persi completamente la tangente. Era senza mutandine, e mi costrinse con la sua mano ad infilare subito le dita dentro alla sua grassa figa. Smise di baciarmi e cercò di sbottonarsi la camicetta. Io ero di altro parere, afferrai i lembi di quella camicia e strappai i bottoni lasciandola aperta e nuda. A quel punto scesi verso di lei ...