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La giapponesina ix
Data: 16/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987
La vista di quel culo di porcellana era incredibile, la feci girare nuovamente affinchè quel finocchio del marito potesse vedere che buco di culo enorme le avevo fatto. Faceva veramente impressione perché i suoi lineamenti così delicati e dolci contrastavano con il buco di culo spalancato che si vedeva incorniciato da quelle natiche di marmo. Lei era a quattro zampe ed io davanti a lei a gambe larghe con l’uccello ormai a riposo che le poggiava sul viso mentre sporgendomi le agguantavo le mele e gliele allargavo con forza aprendo ancora di più il suo povero orifizio violato. Il marito stava vedendo il buco che si apriva ad ogni mio movimento e non contento volli infierire ulteriormente: “che culo da troia sfondata che ti è venuto!! Vorrei sapere ce cosa gli racconterai a quel cornuto se volesse farti il culo….si accorgerebbe che adesso ci passa un treno da qui….” “no …io…..non posso adesso…..devo trovare una scusa ha ragione non so cosa fare ma non glielo farò vedere così…..” Questo fatto che continuasse a darmi del lei nonostante tutto ciò che le avevo fatto, mi piaceva da morire “ahahah aspetti che si richiuda?..Ma io ti inculerò sempre e sarà sempre spalancato….o vuoi smettere?” “io…no io lo voglio lo voglio sempre voglio che me lo dia quando lo desidera non avevo mai provato queste cose qui la prego non smetta mai la prego la prego……..” Ci mancava solo che si mettesse a piangere, anche se però il mio movimento di apertura e chiusura la stava ...
... facendo eccitare di nuovo perché il sedere si muoveva in maniera circolare senza che fossi io ad imporglielo. Il cornutone sicuramente vedeva il bucone e sentiva la dichiarazione di resa incondizionata e stava soffrendo di sicuro ma sapevo che niente lo avrebbe potuto eccitare di più di questa sofferenza. In tutta questa dichiarazione la furbetta stava cercando si solleticarmi l’uccello mentre parlava ma io ero veramente distrutto non ero più in grado di avere un’erezione subito. “brutta zoccolona lascia stare il mio cazzo…ora ti trovo io qualcosa per sollazzarti!!” La lasciai così con la boccuccia aperta come il suo culo e andai a cercare una cosa che mie era venuta in mente. Per un puro miracolo mi ricordai di essere nel magazzino di un negozio miracolosamente deserto fino ad allora e corsi a cambiarmi. (Ormai avevo sempre un cambio pronto vista le venute pazzesche di Akemi) Poi trovai quello che cercavo: una candela anzi un cero veramente largo sarà stato 6-7 cm di diametro e lungo 50 cm, lo segai lasciandone una ventina di cm e tornai trionfante ma facendo il giro largo in modo da passare prima dal cornutone legato e mostrarglielo da vicino. Lui era stravolto, sempre con il culo occupato dal manico di legno, la sceneggiata di prima l’aveva steso ma il cazzetto era sempre duro e bagnato. Gli porsi il cero da leccare e lui aprì la bocca ma riuscì a malapena ad introdurne un paio di centimetri. Intanto si agitava all’idea che lo avrei messo in culo ...