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La giapponesina ix
Data: 16/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987
... alla mogliettina e muoveva il suo bel culetto smaniando di sofferenza e di voglia. Poi andai dalla bambolina e glielo detti in mano per fargliene apprezzare la grandezza, poi: “se riesci a mettertelo nel culo potrai continuare a giocare col mio e forse anche con altri cazzi altrimenti solo il cazzetto di tuo marito piccolo piccolo come mi hai detto te.” Il suo sguardo fu dapprima sgomento ma poi apparve quella scintilla di sfida che avevo già visto e preso il cero, lo appoggiò a terra e ci si accovacciò sopra poggiandoci lo sfintere bello aperto dal mio cazzo. La scena era meravigliosa, ma per quanto spingesse non entrava forse anche per la forma per niente affusolata, allora presi un coltello e togliendole l’oggetto da sotto il culetto tagliai tutto intorno al bordo in modo da dargli una forma un po’ più a punta anche se non più di tanto. Poi lo rimisi a terra ma quando si chinò diligente per riprovare lo spostai e glielo appoggiai alla fica che era ancora un lago. In pochi secondi le fu dentro e lo vidi sparire in quella grotta calda e il sospiro che si udì dimostrava quanto stesse apprezzando quella penetrazione estrema. “Adesso è bello scivoloso vedrai che ci riesci” Lei prima di toglierlo fece tre o quattro volte in su e giù gemendo più rumorosamente del solito poi, lo tolse e lo appoggiò al buco del culo e girando la testa verso di me con il famoso sguardo di sfida iniziò a scendere lentamente ma inesorabilmente fino a che fu tutto ...
... dentro!!!!!! Aveva la bocca spalancata e gli occhi semichiusi e rigirati all’indietro; io presi il telefono e iniziai a filmare quella scena pazzesca. Lei spontaneamente lo fece uscire e ripetè l’operazione più volte ed ogni volta in maniera più fluida e poi sempre più velocemente in un crescendo parossistico mentre io le detti il colpo di grazia togliendogli le mollette e permettendo al sangue di fluire nuovamente ai capezzoli ormai anestetizzati procurandole un nuovo dolore ed un altro orgasmo spaventoso dal quale mi riparai scattando all’indietro. Ero riuscito a filmare quella cosa incredibile, perché nessuno avrebbe mai potuto credere che quella creatura così minuta e dolce potesse arrivare a tali livelli di depravazione e di (per non parlare del marito) “Brava la mia maialina, ok il mio cazzo lo avrai quando vuoi e ti permetterò di essere la mia schiava ed esaudire tutti i miei desideri….contenta?” Lei si alzò di corsa e venne ad abbracciarmi felice baciandomi con un trasporto incredibile e sculettando dalla felicità mentre quel finocchio del marito poteva vedere il culo bellissimo da cui spuntava il cero tutto infilato nello sfintere della mogliettina vogliosa di cazzo ma non del suo. Sono sicuro che ancora più del culo slargato dal cero, la cosa che più faceva soffrire il poveraccio fosse il vederla baciarmi così appassionatamente e felice di poter essere la mia schiava. Me la staccai a fatica di dosso e anche con estremo dispiacere perché era veramente una ...