Gli stivali di camilla
Data: 18/03/2020,
Categorie:
Autoerotismo
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Elena78, Fonte: RaccontiMilu
�Camilla!� urla la mamma dalla cucina �Camilla sbrigati, devi passare al supermercato a prendermi alcune cose� Camilla si guarda nello specchio sbuffando. Quei due occhi grandi ed espressivi di un marrone quasi anonimo sembrano perdersi oltre la sua immagine riflessa, oltre quel viso tondo incorniciato da un caschetto ordinato di capelli neri, quel viso da cerbiatta smarrita, come qualche ammiratore anonimo le aveva lasciato scritto sulle pagine del libro di italiano quando ancora frequentava il liceo, in quell�eta� in cui la vita sembra ancora un sogno. Ha 20 anni Camilla, ma ne dimostra almeno 4 di meno, ancora prigioniera di quella metamorfosi che un giorno le donerà il corpo di una donna.Dalla cucina il rumore delle stoviglie nell'acquaio le rammenta che deve far presto, si guarda allo specchio e quel che vede al solito non le piace, il suo corpo e� esile, la pelle candida, il seno piccolo anche se ben disegnato, troppo piccolo per riempire nel modo giusto quel reggiseno dozzinale, tanto che deve aggiustarselo per non lasciar scoprire il sottile rosa pallido che le circonda il capezzolo. Che invidia Martina, che con scollature esagerate porta in trionfo quelle due tette gigantesche.Si sente piccola, fragile, quell�aspetto acqua e sapone inquinato solamente da un sottile strato di rosa sulle labbra, le accarezza con la lingua in un gesto involontariamente sensuale. Non ha anelli, non ha gioielli, niente che possa farla sembrare meno anonima e attirare le maliziose ...
... attenzioni degli uomini. Una mano forte tra le gambe, la carezza codarda di cinque dita sul culo, Camilla e� cosi� lontana da tutto questo, anzi prova colpevole vergogna solo a pensarci. Almeno, finche� non c�e� lui, ma forse in quel caso, lei non e� piu� lei. Quando esce dal bagno la madre è lì sulla porta della cameretta che la attende con impazienza "Allora? Finita la vestizione per il ballo del Principe?" Camilla sguscia di fianco alla madre aggirandola ed infilandosi nella sua cameretta, anche quella priva di un'impronta che la caratterizzi e racconti qualcosa di chi la vive. Pochi manifesti alle pareti, una libreria che campeggia di fronte al lettino ad una piazza e su cui sono allineati alcuni testi scolastici insieme a letteratura di basso e discutibile livello, basti un particolare a dare il quadro, il pezzo forte della collezione letteraria sono quattro romanzetti di Liala. Lo scrittoio sulla parete dove c'è la porta con sopra un computer che non sfigurerebbe nel Museo di Storia della Tecnologia e sull'altra parete un armadio a due ante.La gonnellina ondeggia svolazzando sulle gambe magre di Camilla alzandosi forse piu� del consentito. Lei controlla con disappunto il finto Swatch che porta al polso, le commissioni per la madre hanno richiesto più tempo del previsto ed è in ritardo. Svolta l�angolo e alza il viso verso uno scialbo bar di periferia, giusto in tempo per trovare Italo stravaccato ad un tavolo. Lui salta in piedi aggredendola "Ma cazzo, possibile che devi sempre ...