Vizi di quartiere (1)
Data: 19/03/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: LeoneDiana
... ciononostante l’effetto è piuttosto forte. Hai letto una volta che quello che fa godere non è il dolore assoluto, ma la sensazione di impotenza e di sottomissione. Certamente lei deve sentirsi così, in quella posizione: le mani ancora più bloccate dalle catene incrociate dopo la rotazione, il resto del corpo appoggiato sulle ginocchia, con il sedere in alto, a “mezza pecorina”. La visione delle natiche sode inframezzate da una sottile striscia di pizzo trasmette un sussulto alla tua vagina, che vai a rassicurare con una mano. Ti accorgi che le tue mutandine sono bagnate e pensi che anche le sue debbano esserlo, almeno altrettanto. Lui le sfila e comincia a massaggiarle la vulva, un movimento che imiti su di te, con una consapevolezza solo parziale, inebetita come sei dalla scena a cui stai assistendo.
È in quell’istante che lui sferra il primo colpo, centrando perfettamente la natica destra. Salti sulla sedia come lei ha fatto sul letto, sollevando la testa verso l’alto in quello che pensi sia stato un urlo. La tua mano si infradicia e decidi di liberarti di pantaloni e mutandine. L’eccitazione ti fa fare d’impulso quel gesto imprudente, o almeno impudente: è vero che la luce del tuo appartamento è spenta, ma sei sempre davanti alla porta finestra che dà sul terrazzo. Ma non hai più il controllo di quello che fai, sei persa nella passione quanto la coppia che hai di fronte, e riprendi a sditalinarti con lussuria. Dopo un secondo colpo, quasi a pareggiare la tortura sul ...
... lato sinistro del culo, ora anche lui si toglie i vestiti e puoi vedere il suo membro eretto mentre si avvicina alla vagina di lei. Intanto che indugia, ti sembra di sentire la stessa bramosia che in lei è evidente: non può più aspettare, ha bisogno di cazzo, ha bisogno di essere posseduta, ha bisogno di godere. E l’appagamento arriva, finalmente: con una spinta sola e decisa arriva fino in fondo, tanto lubrificata è ormai la sua fica, e lei grida più forte, puoi udire la sua voce riecheggiare dentro di te mentre lui affonda la sua asta ancora, a ripetizione, con una forza che potresti definire squarciante se non sapessi che essere penetrate a fondo, con violenza, in quella situazione, provoca solo un piacere travolgente. E poi lo vedi sollevare nuovamente il frustino, e fai un’altra cosa che mai ti saresti aspettata da te, ma è il tuo corpo che guida i giochi: abbandoni il binocolo e ti giri, mettendo un ginocchio sulla sedia. La mano bagnata non può smettere di sfregare la tua vulva, ma l’altra ora è libera e, come fosse guidata dal tuo dominatore, scaglia un colpo vigoroso sul tuo culo scoperto, ed è così che vieni, vieni, vieni con un impeto inaudito, vibrando e accartocciandoti su te stessa.
Quando ti riprendi, riporti lo sguardo sull’altro lato della strada e capisci che anche le “fonti” del tuo piacere hanno raggiunto la pace. Sarà un’impressione, ma ti sembra di vedere l’umidità nell’aria della loro camera da letto, mentre ti illudi di sentire l’odore acre del sudore ...