1. In mezzo al mare


    Data: 20/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: cinziandrea

    ... sempre parlato e conosciuto persone diverse e di posti diversi. Ci aveva raccontato distrattamente che aveva vissuto in Francia e da ragazzo in Australia. D’estate curava il porticciolo del paese, d’inverno faceva lavoretti di vario tipo. Era simpatico e stavamo bene, ma quando mi sono tuffato non mi sarei mai aspettato di trovarti in quello stato.
    
    ***
    
    Ti guarda con la bava alla bocca e con due occhi profondi, anche quelli scavati dal sole. Tu continui a leccarlo dappertutto, lui con la sua mano continua a ricordarti quanto sei bella. Io sono fermo dietro di voi, non sono ancora riuscito a realizzare bene. Voi continuate come se io non ci fossi, mi chiedo come sia possibile. All’improvviso lui si alza e con leggerezza ti solleva, continuando a baciarti. Ti mette su un cuscino, senza tanti convenevoli ti fa saltare via il pareo e il pezzo sotto. Sei nuda, completamente nuda di fronte a un uomo conosciuto il giorno prima. Sto sognando. Lui si butta tra le tue gambe e inizia a leccare. Anzi no, sembra che stia bevendo ad una fonte di acqua buonissima dopo essere stato anni senza bere. Ti tiene in alto le gambe e continua a leccare, tu chiudi gli occhi e ti morsichi due dita in bocca. Si alza e si mette in piedi, tu apri gli occhi e a bassa voce riesci solo a dire “meraviglia”. Lo dici mentre guardi il suo costume blu. E’ stretto, slip, e il suo cazzo durissimo sotto il tessuto arriva quasi all’estremità del fianco. Ti inginocchi, lui guarda il cielo. Inizi ad ...
    ... accarezzargli le gambe, poi l’interno coscia. Con il naso sfiori il suo cazzo ancora fasciato dagli slip. Vai avanti così per qualche secondo ma lui non ci sta, non resiste più. Con estrema velocità si abbassa gli slip fino alle caviglie. La scena è da film: via l’elastico e una mazza di almeno 24 centimetri praticamente ti da uno schiaffo sulla guancia destra. Non è tipo da perdere tempo e con la manona ti prende la testa, con l’altra si afferra il pisello e te lo porta alla bocca. Tu la tieni chiusa all’inizio, come se avessi paura. Ho paura anche io, in effetti, ma sono immobilizzato, non riesco a dire o fare nulla. Cedi e apri la bocca, con la sua cappella che scompare dentro di te. Lui schiaccia la tua testa, tu fai fatica, quindi gli togli la mano e vai avanti da sola. Lo spingi sul cuscino, ti accovacci sotto di lui e inizi a leccargli le palle, una per una. Poi con la lingua fuori vai una decina di volte dalle palle alla cappella, quindi inizi con un pompino da urlo. Lui ti guarda, poi reclina la testa all’indietro. Tu lo succhi e ogni tanto sempre leccando vai su fino al petto e alla sua bocca.
    
    ***
    
    Io vorrei dire o fare qualcosa. Ma non ci riesco. Mi sembrerebbe anche inutile chiamarti, cercare di dirti qualcosa. Sei impegnata, troppo impegnata. Mi tiro fuori il pisello e capisco che non devo toccarmelo troppo se non voglio venire all’istante. Sembrate due maiali fuori controllo. Mi guardo intorno e in quella caletta, per fortuna, non vedo altre barche. Lui non ne può più ...