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L'amica diventata schiava
Data: 20/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: mr_nobody
Un bar del centro, tavoli interni, poco affolatto per via dell'orario e del pessimo caffè. Al suo interno una decina di persone, di cui una barista, mora e con la carnagione scura; due camerieri, il primo magrolino e slanciato con un filo di barba, il secondo più basso e tarchiato e senza barba. Oltre a loro c'erano i vecchi e incrollabili clienti, semplicemente troppo pigri per cercare un bar migliore. Noi entriamo nel bar, io vestito con scarpe da ginnastica, jeans e felpa; lei con un paio di stivali comodi sotto il ginocchio neri, delle calza scure, una gonna larga che arrivava fino al ginocchio, un maglione con un generoso scollo e sotto una maglietta più leggera e altrettanto scollata. La guido al tavolo nell'angolo, in fondo alla sala-�perchè siamo qui?� mi domanda, leggermente schifata dal posto-�volevo un posto tranquillo...� le rispondo distrattamente mentre la faccio accomodare di fianco al muro. Il cameriere magrolino arriva subito per prendere le nostre ordinazioni, ma gli dico di aspettare, ma quello non riesce a togliere gli occhi dalla scollatura generosa di G. e dalla porzione di seno che faceva intravedere. Alla quarta volta mi sente e si allontana occhieggiando ancora verso di lei.-�hai già un ammiratore� la punzecchio e lei con un sorriso soddisfatto e compiaciuto annuisce un paio di volte.-�un posto tranquillo per fare cosa?� lei domanda di nuovo e io per tutta risposta e sfruttando la copertura del tavolo tiro fuori dalla tasca un ovulo ...
... vibrante wireless. Lei sbarra gli occhi e mi fissa malissimo, sapendo che cosa fa quel coso e rifiuta con un cenno di diniego del capo.-�sei pazzo?vuoi che mi metta quel coso qui davanti a tutti?� domanda tra il sorpreso e l'incredulo sottovoce per non farsi sentire da nessuno. Mi volto verso di lei, la guardo negli occhi, la mia mano scorre lungo la sua coscia, massaggiandola lentamente, sempre più in alto e poi inizio a fissare altrove.-�voglio farti, divertire, non urlerai...non qui e non ora� le spiego mentre la mia mano risale lentamente andando ad accarezzare la stoffa del suo intimo. Si eccita per quel tocco, lo sento, sento l'umido su i suoi slip e il calore del suo corpo. Faccio quindi un cenno al cameriere di avvicinarsi con la mano libera �la signorina dovrebbe andare in bagno...può indicarcelo?� il cameriere indica il bagno in fondo alla sala, dalla parte opposta a dove si trovano e si allontana di nuovo.-�mettilo in borsa e vai...prima che si insospettisca sul perchè ci metti tanto� e la bacio �se quando torni lo hai messo...aggiustati i capelli e capirò.�A quei tocchi lei sospira e deglutisce �non qui? non ora?� quando vede il cameriere si irrigidisce e quando la tocco trattiene il respiro �cosa vuoi fare?� non si muove per ora, sembra preoccupata.-�si...lo farai quando saremo da soli no?� sorrido sfiorandola ancora piano �voglio vedere qual'è la tua reazione quando giri con un lago tra le gambe� la voce è appena un sussurro �non tergiversare� le ...