Pazza idea iiia parte - Racconti Erotici

Pazza idea iiia parte

... immaginari dei suoi muscoli contratti di piacere )dentro quel gozzetto scomodo e sporco) per una penetrazione profonda e peccaminosa mi riempi di lussuria e il piacere carnale che avevo solo deliziato tempo addietro,come per magia ritornava con impeto e desiderio facendomi scaldare piu del dovuto.

Quella lontana sera d estate del lontano 1990 era afosa piu del solito e nonostante il fatto che alcuni locali piu in del paese richiedessero solitamente abiti adeguati (non smoking,ma nemmeno costumi da bagno e t shirt),per l occasione si riempirono di ragazzi a petto nudo e ragazze in pantaloncini e bikini.

Si molti,ma non tutti seminudi,non le brave ragazze ,e infatti io da brava ragazza quale ero non mancai di mascherare a fatica le mie forme abnondanti con maglietta girocollo ampia e larga ,gonna di jeans a coprire le mie tonde e tese gambe all altezza del ginocchio e maglioncino di lana leggero bianco legato in cinta.

Niente trucco ma capelli curati e raccolti da una bella acconciatura.

Nonostante la folla immane che si riverso' nelle strade all imminente vigilia,ben presto una sorta di isolamento improvviso irruppe all unisono per le viuzze quasi trattasse di una sorta di una sorta di coprifuoco.

C erano tutti e i ricordi della serata sono confusi e poco degni di nota a parte il tripudio al gol della nazionale e ai festeggiamenti post partita.

Serata passata con una grande noia come compagna ma con un insolito quanto mai cercato incontro che riusci a dare ...

... una piega meravigliosa alla serata.

Era mezzanotte e per l orario del mio ritorno patuito avevo via libera,niente guardie del corpo e nessuna amica con cui condividere la serata.

La meta del paese,quella.piu giovane era intenta a esteggiare a mo di capodanno,come pretesto post vittoria,e l unica scintilla che poteva movimentare la mia serata arrivo ben presto.

Il cammino in solitaria compagnia di un ragazzo appiccicato alla mia "gonna" che non riuscivo ad allontanare mi fece perdere la pazienza.

Mi presi giusto il tempo di raggiungere Lucia che sapevo essere ancora nel pub piu famoso del paese.

L amico un po invadente eubriaco non mi mollava e l occasione per allontanarlo definitivamente arrivo' puntuale.

Intravidi Lucia seduta attorno un tavolo

"Ei ciao Babi non sei ancora a letto?" con una risata che ricevette l eco degli altri ragazzi che erano vicino a Lei.

Omai avrebbero riso per qualsiasi cosa visto lo stato in cui riversavano quindi il loro attegioamento mi lascio del tutto indifferente.

La raggiunsi a fatica e gli gurlai nell orecchio pregandola di accompagnarmi.. "Aspetta c e Salvo che ha 2 posti in auto,so che doveva tornare a casa"...

Entrai sulla sua auto in punta di piedi facendomi spazio tra i sedili dietro che condividevo con la moglie e la figlia,davanti non aveva nessuno al fianco.

Non mi ero mai sentita distante come in quel momento da Lui,sembrava che la mia lunga favola per quell amico di famiglia che mi prendeva in modo cosi ...