1. La prima volta con lei (2)


    Data: 22/03/2020, Categorie: Lesbo Autore: rosamatura60, Fonte: Annunci69

    Riprendo con la seconda parte della mia storia vissuta…
    
    Mentre attonita e stupita mi ero sentita improvvisamente venire, comincio istintivamente a rispondere ai suoi impulsi, le mie mani cominciano a percorrere il suo corpo, la mia lingua risponde alla sua nella mia bocca, sento la sua pelle calda sulla mia e mi rare quasi che scotti. Timidamente la mia mano cerca i suoi seni e poi lungo i fianchi scende a carezzarle i glutei. Sono non grandissimi, ma torniti, sodi, elastici, ha davvero ancora una tenuta invidiabile dei suoi muscoli. Si sposta leggermente mettendosi su un fianco e la mia mano si trova indirizzata verso la sua vagina. Percorro a millimetri la sua pelle, mi trovo sopra il suo monte del pube e se esercito una leggera pressione la sento già ansimare, segno che anche la sua voglia non vede l’ora di lacerare lo spazio.
    
    Scendo appena sul suo prepuzio clitorideo lasciando le mie dita a roteare la sua pelle morbida… “Vai avanti” mi chiede “Non fermarti!”. Più padrona dei miei sensi, seppur nel vortice di un’eccitazione continua decido quasi di punirla per avermi svelata così inoffensiva ai suoi attacchi. Mi sento intimamente confusa, non certo pentita di quel che mi sta accadendo, ma qualcosa dentro di me non sopporta la sua strafottenza, l’avermi manipolata, essersi permessa di invadere la mia sfera intimamente privata, quasi mi sento come se mi avesse strappata la mia convinzione. Una sensazione difficile da definire, un poco ipocrita, lo ammetto. Per un verso ...
    ... sono felice di essere venuta e vorrò venire ancora, conoscendomi, Dall’altro mi sento offesa perché lei ha avuto l’ardire di mancarmi di rispetto. Oggi, a mente fredda, capisco che quei miei pensieri erano dettati dall’incredibile confusione che attraversava i miei ragionamenti in quei momenti, dalla gioia di vivere quei momenti e dall’incredulità si viverli, mai immaginati prima.
    
    Ebbene, le mie dita continuano a girare sulla pelle del prepuzio senza scendere verso il suo clitoride, senza solleticare affatto la vagina, quei pochi millimetri erano diventati per me lo spazio per prendermi una sorta di rivincita nei suoi confronti. “Mi hai messa a nudo nelle mie emozioni? Adesso ti faccio vedere come riesco a farlo io con te.”
    
    Per lei invece quei pochi millimetri erano un segno di sofferenza tangibile. Più volte mi dice “Ti prego vai avanti, toccami, dammi sfogo, ti scongiuro,,,”
    
    Blocco un suo braccio sotto il mio corpo e le impedisco di darsi sollievo da sola “Non fare un solo gesto, adesso ti faccio vedere io cosati succede” ascolto le mie orecchie che registrano quanto esce dalla mia bocca in questa sorta di doppia personalità che si sta agitando in me.
    
    Continuo a solleticarla ora aumentando ora diminuendo il vorticar delle mie dita e lei comincia a sudare, a tremare, ad implorarmi di andare avanti, La donna tremante al mio fianco è ora in mio potere, potrebbe fare tutto quello che io le chiedessi, Quella sensazione che io stessa ho provato pochi minuti prima ora ...
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