Mamma, papà e l'inseminazione artificiale
Data: 18/11/2017,
Categorie:
Etero
Incesti
Cuckold
Autore: taboo, Fonte: RaccontiMilu
I miei genitori erano disperati. Dopo 20 anni dalla mia nascita, non erano riusciti a darmi un fratellino. A me era dispiaciuto crescere solo, malgrado tutti i vantaggi dell'essere figlio unico, ma ormai non ci pensavo più.Papà e mamma invece, malgrado avessero superato i 40, erano determinati più che prima ad avere un altro figlio; spinti probabilmente anche dal fatto che mi stavo ormai facendo grande, è questo gli avrebbe permesso di avere più tempo da dedicare al nuovo erede.E del fatto che mi stavo facendo grande me ne ero accorto anch'io. Incominciate le medie, incominciai a vedere le ragazze in maniera diversa, a desiderare, stranamente, di starle abbracciato e di baciarle.Incominciai ad avere le prime erezioni e incominciai a masturbarmi; mi piaceva guardare, con la coda dell'occhio, il fondoschiena o il petto di qualche mia compagna precocemente sviluppata.Che piacere quando accompagnavo mio padre a prendere mia madre, appena finita la sua ora in palestra! Mio padre aspettava fuori il centro fitness, e mi chiedeva di andare a chiamarla. Quanto mi divertiva ed eccitava intrufolarmi nei locali, cercando di spiare in qualche spiraglio degli spogliatoi femminili. Ricordo ancora quella volta quando una donna ne uscì, e aprendo e chiudendo la porta mi diede la fortuna di vedere una ragazza bellissima, che indossava solo i jeans. Ricordo la sua pelle bianca, la sua schiena, i suoi bellissimi seni, i suoi capelli castani.E ricordo anche quella volta quando gettavo la ...
... coda dell'occhio sullo spiraglio della porta non ben chiusa; e beccai proprio mia madre, pensando "e che palle!". Proprio lei. Vidi i suoi capelli ricci e neri che contrastavano con il suo corpo bianco e florido. Ricordava la venere di Willendorf, ovviamente un po' più magra. In quell'occasione non riusci a vederla bene, un po' perchè non mi andava, un po' perchè non potevo stare li a fissare spudoratamente la porta dello spogliatoio delle donne.Ma malgrado l'attività fisica, la vita e il cibo sano e regolare, i frequenti rapporti sessuali, di cui mi capitava spesso di sentire, la notte, qualche bisbiglìo o fruscio ritmico delle lenzuola, il secondo figlio proprio non arrivava.Finalmente per loro arrivò il momento in cui potevano prendere molto seriamente questa cosa. Decisero quindi di farsi dei controlli seri da specialisti. Analisi dello sperma, dell'utero, degli ovuli e quant'altro. Finchè si scoprì la causa dell'infertilità: un'alterazione anatomica nell'utero di mia madre rendeva difficile l'entrata degli spermatozoi. Non impossibile, ma difficile. Una soluzione era l'inseminazione artificiale.Me ne parlarono. Mi avevano chiesto se li accompagnavo. Papà non voleva guidare: aveva paura che lo strapazzamento del traffico avrebbe potuto affaticarlo e poteva non essere "in forma" per il servizio che doveva andare a svolgere.Appena arrivati, mi dissero che avrei anche potuto andare via e che mi avrebbero avvisato loro per il ritorno. Li vidi allontanarsi per ...