1. La ragazza del mio socio


    Data: 26/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Milordiscreto, Fonte: Annunci69

    ... fissava negli occhi senza mai distogliere lo sguardo. Era abbastanza chiaro quello che voleva.
    
    Se fosse stata davvero ubriaca probabilmente me ne sarei andato ma, come ho detto, non lo era, il suo essere un po' brilla le toglieva soltanto qualche freno inibitorio per permetterle di ottenere ciò voleva veramente.
    
    Decisi di affondare il colpo e questa volta fui io a rovesciarle l'ennesimo bicchiere di amaro dopo aver bevuto il mio.
    
    "Adesso tocca a te", le dissi.
    
    Marta prese il bicchiere e bevve senza fare complimenti, così velocemente che il liquore le andò di traverso; diede un colpo di tosse e una goccia di amaro le scivolò dal mento lungo il collo per poi scivolarle in mezzo al seno scomparendo sotto l'accappatoio.
    
    "Ehi piano...", le dissi ridendo. "Dell'alcol non si deve sprecare nemmeno una goccia", dissi ancora.
    
    "Ah, sì?", disse Marta alzandosi in piedi e avvicinandosi a me.
    
    "Avvicinati", mi disse ancora.
    
    Restò quindi ferma in piedi di fronte a me.
    
    "Dell'alcol non si deve sprecare nemmeno una goccia...dimostramelo", mi disse.
    
    Mentre diceva queste parole con la mano destra scostò l'accappatoio lasciando intravedere il seno e con l'altra mano mi spinse la testa contro il suo petto.
    
    Rimasi per un attimo interdetto dalla situazione e dall'odore di amaro misto bagnoschiuma della sua pelle.
    
    Ci misi qualche secondo a capire cosa dovevo fare ma poi lo feci; tirai fuori la lingua e la passai più volte nella riga del suo seno, poi salii lungo ...
    ... il mento alzandomi in piedi e quando arrivai all'altezza della bocca le diedi un bacio che durò per diversi secondi.
    
    Quando le nostre bocche si lasciarono la guardai negli occhi e lei fece lo stesso.
    
    Il suo sguardo lasciava trasparire tutta la voglia di sesso che aveva dentro.
    
    Era una situazione troppo vantaggiosa per lasciarmela sfuggire, un'occasione che capita poche volte nella vita, una soddisfazione che ero deciso a prendermi.
    
    Le accarezzai i capelli e le chiesi cosa volesse veramente da me; lei avvicinò la bocca al mio orecchio.
    
    "Voglio che me la lecchi come nessuno altro prima d'ora", disse quasi sussurrando, poi mi poggiò una mano sulla testa e mi invitò ad abbassarmi di fronte a lei.
    
    Mi inginocchiai senza fare resistenza alcuna; Marta divaricò leggermente le gambe, tirò su l'accappatoio e fece sparire la mia testa sotto di esso.
    
    L'odore della sua vagina appena lavata mi fece letteralmente impazzire, mi sentivo la persona più eccitata e felice del mondo.
    
    Cominciai a strofinare il naso su di essa, poi iniziai a leccargliela senza sosta.
    
    Portai entrambe le mani sul suo culo e la spinsi verso di me come se volessi entrare dentro di lei con tutta la testa.
    
    Continuai a leccargliela per almeno 5 minuti, arrapato come non mai sentendola ansimare.
    
    Quando tolsi la testa da sotto l'accappatoio la guardai, lei sorrise.
    
    "Ti va di far divertire una ragazza annoiata?", disse Marta.
    
    Si voltò e si piegò a novanta gradi appoggiando i gomiti sul ...
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