1. Incidente in collant


    Data: 27/03/2020, Categorie: Altro, Etero Sensazioni Autore: sally_xdress, Fonte: RaccontiMilu

    ... rotto. Dobbiamo rivederci tra una settimana per un controllo di routine. Se preferisce, possiamo anche farlo privatamente nel mio ambulatorio, così le risparmio tutta la trafila da fare in ospedale". "Si dottoressa", le dico, " preferirei chiudere questo episodio il prima possibile". "Mi lasci il suo numero di telefono, allora. La richiamerà poi la mia segretaria per fissare un appuntamento a stretto giro". Dopo un paio di giorni, ricevo una telefonata da un numero che non ho in rubrica ed immagino che sia la segretaria della dottoressa; sono molto combattuto se rispondere o meno, l'imbarazzo della visita ancora mi colora le guance, ma alla fine decido di accettare la chiamata. "Pronto?" "Signor Basile, sono la dottoressa Ponti, l'ho visitata l'altro giorno al pronto soccorso" "Ah si, buongiorno dottoressa" "La chiamo io, perchè la mia segretaria oggi è malata. Le va bene se le fisso un appuntamento domani alle 19 in ambulatorio?" "Si, dottoressa, a domani, grazie". Qualche minuto dopo, mi arriva un messaggio whatsapp dallo stesso numero, che recita "Sarebbe gradito se alla visita si presentasse con lo stesso abbigliamento dell'altra volta", accompagnato da una faccina con l'occhiolino; leggo il messaggio un paio di volte e mi convinco che sia uno scherzo, così le rispondo "Si, e magari anche con i tacchi a spillo!" giusto per sdrammatizzare. Credo che la cosa sia finita lì ed invece dopo qualche minuto mi arriva la risposta "Perchè no..." che mi lascia alquanto perplesso; ...
    ... inizio a pensare che forse non stia scherzando e mi sento molto combattuto: se da un lato non ho mai mostrato a nessuna questo mio lato, dall'altro sarebbe così bello poter condividere questa mia passione con una donna e poi, in un certo senso, lei ha già avuto un'anteprima di questo mio lato e non ha avuto una reazione di disgusto come ci si poteva aspettare. Così, arrivato al giorno dell'appuntamento, decido di rischiare ed indosso di nuovo le mutandine ed i collant della volta precedente; non ho scarpe femminili e non le avrei mai indossate in pubblico, anche se mi piacerebbe molto provarle. Controllo l'indirizzo e non è molto lontano da casa, ma una strana impazienza si impadronisce di me, così esco di casa mezz'ora per essere sicuro di arrivare in anticipo all'appuntamento. Quando arrivo al civico che mi ha indicato mancano ancora 15 minuti alle 19, ma decido comunque di bussare al citofono per salire in ambulatorio; mi risponde dopo qualche istante la dottoressa in persona. "Buonasera, signor Basile, la prego si accomodi pure", mi accoglie sulla porta. Mi invita a seguirla nel suo studio, a quell'ora l'ambulatorio è deserto, non vedo traccia nemmeno della segretaria. Lei indossa nuovamente il camice, anche se questa volta è aperto e lascia intravedere il suo abbigliamento sottostante: una camicetta bianca abbinata ad una gonna grigia che le arriva al ginocchio e a delle calze nere, che mettono in risalto le sue gambe toniche e sinuose. "Come andiamo signor Basile? Ha ...
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