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Clistere attimi di panico
Data: 27/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Berto
... ginocchio sul lettino, si rimise i guanti, una veloce lubrificata al mio buco sia esterna che una più lenta interna sempre con due dita per farsi ben sentire, poi l’inserimento della piccola cannula collegata col tubo ad una sacca azzurra piena di camomilla fino alla tacca dei 2 litri. Dopo l’apertura del piccolo rubinettino il liquido cominciò a scorrere delicatamente nelle mie viscere, la mano di Elvira entro da dietro tra le mie gambe, prese il mio pene che si stava lentamente indurendo nonostante fossi venuto ben 2 volte, con molta delicatezza lo scappellò completamente tenendo il più possibile la pelle tesa verso i testicoli e restò così fino alla fine dell’enteroclisma, levò la cannula dal mio culo, mollò la mano dal mio cazzo e disse di sdraiarmi supino per meglio trattenere il liquido, mi sdraiai girandomi a pancia in su, rimanendo ovviamente col membro di sasso in bella mostra, lei continuò a guardarmi sorridendo, poi aprì un cassetto li vicino e la vidi prendere uno strano vibratore, me lo mostrò davanti agli occhi dicendomi “chissà sé resisterai per 10 minuti senza….” mi fece alzare le gambe a novanta gradi e mi infilò nel culo l’aggeggio senza alcun indugio, premette il pulsante della vibrazione e si sedette a fianco a me tenendomi con una mano il pene ...
... scappellato mentra l’altra mi faceva dei massaggi al ventre in senso antiorario, ormai di far figure e di venire davanti a lei non mi importava più nulla, cercai di lasciarmi andare il più possibile per venire il più in fretta possibile visto i dolori di pancia che stavano aumentando sempre più, purtroppo fù un'agonia lunghissima, maledissi la sega che mi ero fatto in bagno, alla fine sull’orlo del farmela addosso venni nuovamente, senza che lei facesse un minimo accenno di sega con la mano che teneva il mio cazzone, finalmente spense il vibratore senza levarlo dicendomi che un tappo per qualche minuto mi sarebbe stato utile, mi fece rilassare il pene continuando a massaggiare il mio addome ormai in preda a crampi devastanti, poi la fine del più bell’incubo mai avuto, mi fece andare in bagno a svuotarmi. Dopo un'abbondante mezz'ora tornai da lei svuotato e ripulito, le chiesi se potevo rivestirmi, disse “si fai pure, come avrai notato il clistere come lo faccio io non lo fa nessuna, ma ti costerà caro, come acconto almeno la cena di questa sera, il dopo cena servirà al saldo “ come non aver immaginato questa cosa con ciò che era accaduto! me ne andai a casa ancora in estasi pensando che prima o poi sarei tornato da lei non solo come amante ma anche come paziente.